Foto del giorno: Lincoln, Douglas e quei discorsi così importanti

Fotografia di anonimo, Stati Uniti d’America, fine anni ’50 del XIX secolo, Lo scatto – in realtà un montaggio – ritrae due contendenti al mandato federale dell’Illinois e due grandi oratori e personaggi politici. Parliamo di Abraham Lincoln e di Stephen A. Douglas. Rappresentanti rispettivamente del Partito Repubblicano e di quello Democratico che si contesero il posto a colpi di discorsi ben strutturati.

Si trattò di una serie di 7 dibattiti pubblici con uno scopo molto preciso e mirato, frutto del funzionamento del sistema politico dell’epoca. Infatti, all’epoca le assemblee legislative locali eleggevano i senatori, e Lincoln e Douglas lo sapevano bene. Prevalere con la propria arte retorica sul contendente diretto non significava solo aggiudicarsi un posto personale, ma anche ottenere risultati per altri compagni di lotta politica.

I distretti elettorali contesi all’epoca erano 9 e in due di questi, precisamente Springfield e Chicago, i due si affrontarono a colpi di parole a distanza di un giorno. Negli altri 7 distretti le cose andarono diversamente: i giornali proposero un vero e proprio duello in contemporanea secondo regole del gioco del tutto nuove.

I due contendenti accettarono e decisero di parlare rispettivamente 60 e 90 minuti, con 30 minuti di diritto di replica per il primo oratore. Douglas, in qualità di senatore in carica, pronunciò per primo il discorso in 4 occasioni su 7, le altre 3 prime volte andarono a Lincoln. Ma di cosa si dibatteva in questi talkshow ante litteram?

Lincoln fece suo cavallo di battaglia il discorso contro la schiavitù, come farà anche due anni dopo, nel 1860, quando concorrerà alla carica di presidente degli States. In ogni caso, l’Illinois era, per fortuna, uno stato non schiavista. Nonostante ciò il tema era particolarmente caldo per molti altri stati e, forse inaspettatamente, alcuni dibattiti videro dei bagni di folla immani. I giornali inviarono anche esperti stenografi per ottenere resoconti dettagliati.

I giornali favorevoli all’uno o all’altro candidato correggevano gli errori del proprio sostenuto e lasciavano visibili quelli del “nemico”. Lincoln decise di curare personalmente i resoconti stenografici dei propri discorsi, pubblicandoli in un libro di grande successo. Fu questo il precedente che lo portò alla nomina come candidato repubblicano alla Convention del 1860 come futuro possibile presidente deli Stati Uniti d’America.