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Così muore un presidente negli USA: l'assassinio di James Abram Garfield

Così muore un presidente negli USA: l’assassinio di James Abram Garfield

Non deve essere facile il lavoro del Presidente degli USA, questo è sicuro. Sei uno degli uomini più potenti e influenti al mondo, gestisci miliardi di dollari e sei garante della vita e della salute di milioni di cittadini. Ma, come se tutto ciò non bastasse, c’è un altro particolare inquietante che lega le sorti dei vari presidenti: molti vengono assassinati o feriti durate il mandato presidenziale (vedasi Trump non troppo tempo fa). Oggi vi racconteremo la storia di James Abram Garfield, che 16 anni dopo Lincoln ne condivise la stessa tragica sorte.

Così muore un presidente negli USA: l'assassinio di James Abram Garfield

Il contesto storico è quello inerente una contesa elezione politica e il classico scontro tra Repubblicani e Democratici. A rappresentare i primi vi era Ulysses Grant, per i secondi il nome scelto fu Winfield Scott Hancock. Entra qui in gioco il protagonista della nostra vicenda: l’avvocato Charles Julius Guiteau. Convinto sostenitore dei Repubblicani, scrisse un pamphlet intitolato appunto “Grant VS Hancock. Anche lui voleva dire la sua e sostenere il suo partito nel momento delicato delle urne.

In un periodo di forti contrasti interni al Partito Repubblicano però Ulysses Grant lasciò il posto ad un nuovo concorrente: James Abram Garfield. Anche Guiteau corse ai ripari e modificò il titolo e il protagonista del suo pamphlet sostituendo i nomi dei due repubblicani autori della staffetta. Le elezioni del 1881 videro trionfare proprio Garfield e l’avvocato si aspettava quello che credeva un meritato risarcimento.

Charles Julius Guiteau vignetta satirica

In realtà lo scritto di Guiteau non ebbe mai una pubblica lettura e, nella fretta del cambiamento di protagonisti, rimase molto ambiguo al punto che alcuni lo interpretarono come uno scritto a favore dei democratici. Charles non si diede per vinto e cominciò a pedinare il neopresidente. Oltre a numerose lettere, parlò con diversi membri del nuovo governo per cercare di ottenere un posto alla Casa Bianca. Chiaramente, all’infuori di lui, nessuno pensava che Guiteau meritasse una ricompensa.

La discrasia tra ciò che l’avvocato pensava gli spettasse e ciò che la realtà gli stava propinando lo distrusse. Nessuno lo considerava più e Guiteau, ritrovatosi indigente, fuggiva dagli hotel senza pagare i conti. Alla fine prese la decisione più dura, convinto di essere illuminato dal cielo e di risanare le piaghe interne al Partito Repubblicano. Prese un prestito di 15$ e comprò un revolver di grosso calibro. Durante gli allenamenti al poligono, perché le cose le voleva fare per bene, si dice sia caduto tanto fu forte il rinculo dell’arma comprata.

Charles Julius Guiteau foto

Il 2 luglio 1881, in partenza per le sue vacanze estive, James Abram Garfield era in stazione ad aspettare il treno, vicino al National Mall. Insieme a lui c’era quella che ormai da mesi era la sua ombra, con una Bull dog revolver in tasca. Guiteau esplose il primo colpo, ferendo la spalla del presidente. Resosi conto che il bersaglio era ancora in vita, sparò di nuovo, questa volta alla schiena. Dopo mesi di agonia, Garfiled divenne il secondo presidente USA vittima di un assassino e Guiteau finì in carcere e, il 30 giugno del 1882, con un cappio al collo. Storie di ordinaria amministrazione negli States, o quasi…