Se la Faida Hatfield-McCoys vi solletica la memoria è perché questa vicenda è presente in diversi film e telefilm, fra cui il più recente è Hatfield & McCoys con Kevin Costner e Bill Paxton. Ma qual è la vera storia dietro questa faida? Che sì, magari scoppiò anche per “una donna e un maiale”, così come indica la leggenda, ma che in realtà arrivò a coinvolge i governi dei Confederati e dell’Unione.
La Faida Hatfield-McCoy, quando due famiglie proprio non si sopportano

La Faida in questione andò avanti dal 1865 al 1891. Il che vuol dire che si svolse in piena Guerra di Secessione americana. Da un lato del ring c’erano gli Hatfield del West Virginia, capitanati da William Anderson “Devil Hanse” Hatfield. Insieme a lui, la moglie Levisa “Levicy” Chafin e i 13, fra cui Johnson “Johnse” Hatfield e William Anderson “Cap” Hatfield.
Sull’altro lato del ring, invece, figuravano i McCoy del Kentucky, capitanati da Randolph “Randall” McCoy. Insieme a lui, la moglie (nonché cugina di primo grado) Sarah “Sally” McCoy e i 16 figli, di cui citeremo Tolbert McCoy, Pharmer McCoy, Randolph “Bud” McCoy e Roseanna McCoy.
Tutto iniziò quando, alla fine della Guerra Civile, Devil Anse Hatfield e alcuni membri della sua famiglia disertarono dall’esercito degli Stati Confederati. Tornarono nel West Virginia, formando una specie di milizia locale ribattezzata Logan Wildcats.
Nel medesimo esercito confederato c’era anche Randall McCoy, mentre il fratello minore Asa Harmon McCoy combatteva per l’Unione. Dopo essersi fratturato una gamba, dovette tornare a casa e si scontrò subito con i Logan Wildcats, soprattutto con Jim Vance, zio di Devil Anse. Vance minacciò di morte Harmon e quest’ultimo, per la paura, si nascose in una grotta. Ma i Wildcats lo scovarono lo stesso e lo uccisero, sparandogli.
Devil Anse era il principale sospettato dell’omicidio, ma ben presto l’attenzione delle autorità si concentrò sullo zio. Vance era colpevole. Tuttavia, visto che Harmon si era schierato con l’Unione, ecco che persino la sua famiglia lo considerava un traditore. Per questo motivo il caso fu chiuso e nessuno fu processato.
A dire il vero nessuno vendicò la morte di Harmon, ma è possibile che questo omicidio incrinò il rapporto di amicizia che esisteva fra Hatfield e McCoy. Probabilmente la Faida nacque per tutta una serie di vicende come questa che, sommandosi, scatenarono la sanguinosa lotta fra le due famiglie.
Per esempio, ad un certo spunto scoppiò una disputa legale fra Devil Anse e l’avvocato Perry Cline, cugino di Randall McCoy (la sorella dell’avvocato era la vedova dell’ormai defunto Harmon). Motivo di contendere fu la proprietà di un terreno e l’annesso commercio di legname. Anderson, che aveva una quarantina di uomini alle sue dipendenze ed era un vero e proprio imprenditore, intentò una causa contro Perry, vincendola fra l’altro e togliendogli altra terra che lasciatagli in eredità. Il che non piacque affatto ai McCoy.
A causa dell’esito della battaglia legale, Perry Cline dovette trasferirsi a Pikevillle. Qui strinse diverse amicizie politiche, giurando nel contempo di vendicarsi.
Ma il conflitto aperto vero e proprio fra le due famiglie scoppiò solamente nel 1878, quando si scontrarono a causa di un maiale. Folyd Hatfield, cugino di Devil Anse e parente di Sally McCoy, sosteneva di essere il proprietario del suddetto maiale. Randall McCoy, invece, affermava che le marcature del maiale fossero McCoy e che quindi quel maiale fosse suo.
I due portarono la questione di fronte al giudice di pace Anderson “Preacher Anse” Hatfield, imparentato con tutte e due le famiglie. Il giudice chiamò a testimoniare Bill Staton, nipote di Randall e cognato di Devil Anse. Staton sostenne che il maiale appartenesse a Floyd. Quando la giuria dovette votare, tutti i McCoy votarono per Randall, mentre Selkirk McCoy, credendo a Staton, si schierò dalla parte di Floyd. Il giudice così diede il maiale a Floyd.
Di nuovo i McCoy non presero benissimo la cosa e Sam e Paris McCoy, nipoti di Randall, decisero di vendicarsi uccidendo Bill Staton. Il giudice, però, li assolse in quanto dimostrarono che fu Staton a sparare per primo a Paris, costringendo così i due fratelli a difendersi.

Ma il maiale non fu niente a confronto di quanto poi accadde nel 1880. Con un intreccio di trama che Beautiful scansati proprio, ecco che bel 1880 venne a galla il fatto che Roseanna McCoy aveva intrapreso una relazione con Johnson Hatfield, il primogenito di Devil Anse. Johnson promise a Roseanna di sposarla e la ragazza andò a vivere con gli Hatfield, restando anche incinta.
A rigor di logica i due si sarebbero dovuti sposare (magari questo matrimonio avrebbe anche potuto contribuire a placare la Faida), ma le due famiglie erano contrarie al matrimonio. Inoltre Johnson era un giovane assai frivolo e Roseanne capì troppo tardi che non il ragazzo non l’avrebbe mai sposata.
Così Roseanne se ne tornò a casa in Kentucky, ma il padre si rifiutò di accoglierla. Così la ragazza andò a stare dalla zia Betty. Ad un certo punto la coppia provò a tornare insieme, ma i fratelli di Roseanne catturarono Johnson.
Roseanne cavalcò tutta la notte da sola per avvisare Devil Anse e questi organizzò una spedizione durante la quale riuscì a salvare il suo primogenito prima che lo portassero a Pikesville per giustiziarlo.
Roseanne aveva nuovamente tradito la sua famiglia per salvare Johnson e nel 1881 diede alla luce la piccola Sarah Elizabeth. Ma proprio mentre lei dava alla luce la figlia di Johnson, questi pensò bene di sposare la cugina Nancy McCoy, figlia di Asa Harmon McCoy.
Venuta a sapere del matrimonio, la salute di Roseanne, che già non stava bene, si aggravò. Dopo qualche tempo si ammalò anche la figlia, la quale morì di morbillo a soli 8 mesi.
Ma non pensiate che sia finita qui. Nel 1882 ci fu un’escalation di violenza. Durante le elezioni, Ellison Hatfield, fratello di Devil Anse, morì in una rissa: lo accoltellarono 26 volte e gli spararono alla schiena. A ucciderlo furono Tolbert, Pharmer e Bud McCoy, i fratelli di Roseanna.
I tre ragazzi furono arrestati, Devil Anse riuscì a salvarli durante il tragitto verso Pikeville, dove dovevano essere processati. Così i giovani fratelli McCoy riuscirono a tornare in West Virginia. Ellison era ancora in vita, ma poco dopo morì per le ferite riportate. La madre Sally pregò di risparmiare i figli, ma niente da fare: una ventina di Hatfield li uccise, legandoli a un albero e gli sparandogli.
Randall McCoy, per vendicare l’esecuzione dei figli, visto che legalmente non era riuscito a ottenere nulla, chiese aiuto a Perry Cline. Questi chiese al Governatore del Kentucky l’Estradizione, mettendo una taglia su Devil Anse e sugli altri Hatfield che avevano ucciso i tre ragazzi.
Perry Cline, poi, per non lasciare nulla al caso, assoldò il cacciatore di taglie Bad Frank Phillips, il quale millantava di aver fatto parte della banda di Jesse James. Bad Frank mantenne fede alla sua nomea e con la sua banda uccise nove Hatfield. I sopravvissuti, la maggior parte fra l’altro, riuscì a nascondersi nel loro rifugio a Devil’s Bakbone.
Nel 1884 e nel 1886 Nancy diede alla luce due figli, mentre il fratello Jefferson “Jeff” McCoy fu ucciso dal fratello minore del marito, William “Cap” Hatfield. Cap si era fatto un reputazione come assassino, diventando anche il braccio destro di Devil Anse.
Nancy decise così di abbandonare Johnson, sposando poi Frank Phillips. Anche Johnson si risposò, questa volta con Rebecca Hatfield.

Il vero culmine della Faida arrivò però durante la notte di Capodanno del 1888. Jim Vance e Cap Hatfield guidarono una spedizione contro Randall McCoy, incendiano la sua casa. Randall riuscì a fuggire, mentre i due figli Calvin a Alifair furono uccisi. La moglie Sally, invece, fu picchiata e lasciata in fin di vita.
Tuttavia la Faida era diventata di proporzioni tali da raggiungere le orecchie della stampa. Frotte di giornalisti accorsero in massa per raccogliere informazioni su quella che era la faida più famosa d’America. Anche i governi locali finirono invischiati nella Faida, trasformando il tutto in una guerra di frontiera,
Successivamente i McCoy, guidati da Frank Phillips, diedero il via alla cruenta Battle of Grapevine Creek. Durante lo scontro morirono diversi esponenti degli Hatfield. Valentine “Uncle Wall” Hatfield, fratello maggiore di Devil Anse, insieme ad altri sette Hatfield, fu arrestato e portato nel Kentucky per essere processato.
Nella vicenda fu coinvolta anche la Corte Suprema degli Stati Uniti d’America, la quale diede ragione ai McCoy. Così gli Hatfield furono processati e giudicati colpevoli. Sette di loro ricevettero l’ergastolo. L’unico a essere giustiziato per impiccagione fu Ellison “Cotton Top” Mounts Hatfield, il figlio albino e ritardato del defunto Ellison, fratello di Devil Ense. Si dice che lo ingannarono promettendogli la libertà se avesse confessato.
Frank Phillips riuscì poi anche a uccidere Jim Vance, mentre questi si trovava a caccia con Cap.
Come finì questa storia? Beh, Randall McCoy visse per il resto della sua vita a Pikeville in lutto, circondato da quello che rimaneva della sua famiglia. Considerate che a fine Faida, aveva perso sette figli e la moglie. Morì poi a 88 anni in un’incedio causato da una stufa.
Devil Anse Hatfield, invece, morì sette anni dopo, a causa di una polmonite. Solamente due suoi figli morirono prima di lui. L’ultimo a spirare fu Cap Hatfield, ma non prima di aver dichiarato nel 1891 che c’era stata un’amnistia sulla Faida Hatfield-McCoy. Ammise anche di non voler continuare a mantenere in vita quella Faida, visto che erano tutti stanchi di quella guerra.




