Pensiamo alla Tomba di Tutankhamon: cosa ci viene in mente? La maschera funeraria d’oro, la maledizione che non era una maledizione e il fatto che era piena zeppa di manufatti. Fermiamoci qui un attimo. Molti di questi manufatti e reperti, infatti, sono così strani e misteriosi che ancora adesso nessuno sa a cosa servissero davvero. Anzi: nella Tomba di Tutankhamon ci sono tantissimi oggetti bizzarri di cui nessuno parla mai. Forse perché nessuno sa cosa siano.
Oggetti strani e misteriosi nella Tomba di Tutankhamon

Diciamo che all’epoca del ritrovamento della Tomba di Tutankhamon, Carter & Company avevano ben altro a cui pensare che non stabilire cosa fossero tutti quegli oggetti bizzarri collocati nel sepolcro. Eppure se si riuscisse a capire a cosa diamine servissero, ecco che potrebbero fornire ulteriori dettagli in merito alla vita di questo giovane faraone.
Anatroccoli mummificati – Fra i tesori meno citati della Tomba di Tutankhamon ci sono degli anatroccoli mummificati. Se è ero che le mummie di animali non erano certo una rarità nell’antico Egitto, ecco che è alquanto peculiare trovare degli anatroccoli mummificati accanto alla mummia di un faraone.
Cosa dicono gli esperti: forse erano delle prelibatezze per il faraone una volta arrivato nell’aldilà. Oppure erano compagni simbolici che avrebbero accompagnato il faraone nel suo viaggio.
Noi proponiamo la teoria delle paperelle. Oggigiorno vanno di moda le paperelle di gomma (vado fierissima della mia paperella drago e della paperella templare), forse all’epoca gli anatroccoli mummificati erano l’equivalente antico delle nostre paperelle di gomma.
Giochi da tavolo – Nel corredo funerario di Tutankhamon si trovavano ben nascoste diverse tavolette di senet. Squisitamente lavorate (erano realizzate in ebano, avorio e oro), ecco che il senet era un gioco da tavolo assai amato nell’antico Egitto.
Cosa dicono gli esperti: il senet non era un semplice passatempo, ma si pensava che guidasse l’anima in sicurezza attraverso i pericoli dell’aldilà. Ma non è che magari Tutankhamon era un nerd antesignano e semplicemente volle portare con sé i suoi giochi preferiti?
Copridita in oro – Uno dei tesori più strani e inaspettati nella Tomba di Tutankhamon erano un set completo di copridita in oro massiccio posato sui suoi piedi mummificati. Si tratta di un ritrovamento assai raro, anche sulle mummie dei faraoni.
Cosa dicono gli esperti: a differenza di quanto accadeva con anelli e amuleti, molto più comuni, questi elaboratissimi copridita fungevano sia da protezione che da simbolo per indicare lo statu divino del faraone. O forse la mummia aveva semplicemente freddo ai piedi.
Pugnale di ferro – In mezzo a tanto oro, spiccava anche un misterioso pugnale di ferro. Perché così strano? Beh, perché all’epoca l’Egitto era distante secoli dall’età del Ferro. Fra l’altro il ferro della lama proveniva da un meteorite.
Cosa dicono gli esperti: trattandosi di ferro meteoritico, rappresentava un collegamento fra l faraone e i cieli. Inoltre gli Egizi veneravano i materiali celesti. Beh, se avessi un pugnale di ferro meteoritico pure io me lo porterei nella tomba.

Un carro smontato – Una delle scoperte più inaspettate fu quella relativa a sei carri pregiati, finemente lavorati e tutti smontati per poter stare in uno spazio così ristretto.
Cosa dicono gli esperti: nelle altre tombe reali solitamente erano presenti singoli carri cerimoniali. Ma Tutankhamon ne aveva bene sei, quindi forse avevano usi sia pratici che rituali. Probabilmente erano un modo per aiutarlo nel suo viaggio nell’aldilà. Considerando quanta roba si era portato dietro, forse è plausibile la necessità di avere così tanti carri.
Coni profumati – Gli archeologi sono ancora perplessi riguardo ad alcuni coni di cera profumati trovati vicini alla mummia. Si tratta di ritrovamenti assai rari.
Cosa dicono gli esperti: si pensa che i coni fossero indossati sulla testa durante i rituali, in modo che sciogliendosi lentamente rilasciavano il loro profumo. Sono spesso raffigurati nell’arte egizia, ma raramente si trovano degli esemplari. Va bene delle candele profumate, ma dei coni da mettere in testa non saranno un po’ poco pratici?
Tromba rituale – Fra i tesori di Tutankhamon c’erano anche due trombe rituali. Una era in bronzo e l’altra in argento.
Cosa dicono gli esperti: all’epoca si pensava che questi strumenti evocassero divinità o eserciti. Molto probabilmente erano collegati a cerimonie speciali. E una leggenda moderna racconta che suonare le trombe scatenasse delle maledizioni (se si tratta di Tutankhamon, è praticamente impossibile non parlare di maledizioni), con annessi misteriosi eventi. A quanto pare il Corno di Valere ha degli antesignani famosi.
Una ciocca di capelli – Nascosto in una minuscola, ma ricca bara, gli archeologi hanno trovato anche una ciocca di capelli. Secondo gli esperti apparteneva alla regina Tiye, la nonna di Tutankhamon.
Cosa dicono gli esperti: la reliquia, assai intima, indica l’importanza che gli Egizi davano ai ricordi personali durante i riti funerari. Non è insolito, infatti, trovare tali ricordi conservati nelle sepolture reali, in modo da fungere da legame famigliare anche nell’aldilà. Tale abitudine in realtà è presente ancora oggi: alcune persone si fanno seppellire insieme a ciondoli o piccoli oggetti che contengono ciocche di capelli di persone amate.
Bastoni da passeggio – Nella Tomba di Tutankhamon erano presenti più di 130 bastoni da passeggio. Raramente le sepolture reali contengono così tanti di questi manufatti.
Cosa dicono gli esperti: i bastoni da passeggio sono simbolo di autorità. Tuttavia trovarne così tanti, potrebbe suggerire che lo stato di salute del faraone non fosse ottimale e che avesse problemi di mobilità. O potrebbe indicare semplicemente che Tutankhamon amava collezionare bastoni da passeggio. Un’ipotesi plausibile quanto un’altra.
Bare in miniatura – Fra i tesori di Tutankhamon si trovano diverse bare in miniatura contenenti tagli di carne di anatra, manzo e capra ben conservati. Anche in questo caso, nelle sepolture reali è raro trovare così tanti contenitori, fra l’altro straordinariamente elaborati.
Cosa dicono gli esperti: si trattava probabilmente di offerte preparate e sigillate con cura in modo da nutrire il re nell’aldilà. Il numero e la ricchezza dei contenitori suggerisce quanto fosse importante il banchetto dopo la morte. Un dubbio: come avrebbe fatto l’anima immateriale del faraone a nutrirsi di cibo solido nell’aldilà? A meno che non si nutrisse dell’anima del taglio di carne di anatra, manzo e capra.
Pezzi di gioco decorati – Sparsi fra i tesori del corredo funebre c’erano dei pezzi da gioco molto elaborati, intagliati in avorio e faience. Solo che questi pezzi da gioco non appartenevano a nessun set di senet o mehen.
Cosa dicono gli esperti: secondo gli archeologi potevano essere pezzi da gioco realizzati su commissione appositamente per Tutankhamon, solo che il gioco a cui si riferivano è andato perduto nello scorrere del tempo. Il che capita ancora oggi: di molti giochi che usavo da bambina, molti pezzi sono andati perduti. E forse a Tutankhamon successe la stessa cosa.

Gatto da guardia con perline – Fra le scoperte più intriganti c’è quella della statua di un gatto con perline.
Cosa dicono gli esperti: a differenza delle solite statuette di servitori shabti trovate nelle tombe reali, questo piccolo gatto fungeva da guardiano magico, proteggendo Tutankhamon nell’aldilà.
Sappiamo bene quanto fossero importanti i gatti nelle antiche credenze egizie. E fra l’altro il film La Mummia ci insegna che è sempre utile portarsi appresso un gatto quando si ha a che fare con mummie redivive.
Barche in miniatura – Fra i numerosi manufatti spiccano anche alcune deliziose barche in miniatura incompiute. Cosa dicono gli esperti: nelle tradizioni funerarie egizie le barche occupano un posto di rilievo. Si pensava, infatti, che trasportassero l’anima attraverso le acque dell’aldilà. Il fatto però che questi modellini fossero incompiuti, potrebbe suggerire che la morte di Tutankhamon fu così improvvisa che dovettero essere inclusi frettolosamente nel corredo funerario, prima che fossero terminati.
Possibile però che non ce ne fossero di già terminate da qualche parte? Magari Tutankhamon le preferiva così.
Tavola di oli insoliti – Nel corredo funerario c’era anche una tavola di legno rivestita con fiale di oli aromatici. Alcune di queste fiale contengono però delle sostanze attualmente ancora sconosciute.
Cosa dicono gli esperti: questi oli misteriosi potevano, forse, essere riservati a rituali magici o a particolari processi di imbalsamazione. Il che li avrebbe distinti dai soliti balsami funerari. La loro presenza potrebbe suggerire delle pratiche segrete o l’uso di ingredienti rari assai apprezzati all’epoca del faraone. Un consiglio: visto che si tratta di sostanze sconosciute, meglio lasciare quelle fiale ben sigillate.
Ventaglio di piume di struzzo dipinte – Infine fra gli effetti personali di Tutankhamon spicca anche un ricco ventaglio di piume di struzzo, decorato in oro, manco a dirlo e splendidamente dipinto.
Cosa dicono gli esperti: il ventaglio era un simbolo dell’autorità del faraone e questo in particolare commemorava l’abilità del re nella caccia nel deserto. Si trattava di una tradizione reale molto importante. Visto che questo ventaglio è molto più decorato rispetto a quelli più semplici di altri sovrani, tutto ciò potrebbe indicare che lo status di Tutankhamon all’epoca era molto più elevato. Col caldo che doveva fare all’epoca e viste le temperature raggiunte in questa torrida estate moderna, non possiamo che essere d’accordo con Tutankhamon per l’essersi voluto portare un ventaglio anche nell’aldilà.