Storia Che Passione
L'ambulanza di Vancouver che investì un uomo durante il suo primo giorno di servizio

L’ambulanza di Vancouver che investì un uomo durante il suo primo giorno di servizio

Pescando dal cesto delle curiosità storiche buone da raccontare nel bel mezzo di una cena fra amici, mi è capitata sotto gli occhi questa storia a dir poco pazzesca, ovviamente tragicomica – come piace a noi – e così insensata da sembrare la trama di un mediocre film grottesco. Invece no, ciò di cui vi renderò partecipi nei prossimi paragrafi corrisponde a verità fattuale. Evento di cronaca riportato fedelmente dalle più autorevoli agenzie di stampa canadesi. Già, perché per la storia odierna ci muoviamo verso il magico paese dell’acero e delle camice a quadri. Precisamente ci troviamo nella Vancouver al volgere del primo decennio del Novecento. Protagonista indiscussa della vicenda è un’ambulanza, ma non una qualsiasi…

L'ambulanza di Vancouver che investì un uomo durante il suo primo giorno di servizio

La città di Vancouver, fondata da pochi decenni (1886 ad essere puntigliosi), è in piena crescita: ferrovie, industrie, immigrazione. La modernizzazione si fa sentire anche nei servizi pubblici, tra cui quello – ancora rudimentale – della sanità d’emergenza. Fino a quel momento, i feriti o i malati venivano trasportati in carrozze a cavalli o in carri improvvisati. Un po’ come in ogni altra parte del mondo, salvo rare eccezioni.

Ma finalmente, dopo lunghe discussioni amministrative, nel 1909 la città si dota della sua prima ambulanza a motore: un simbolo di progresso, velocità ed efficienza. Il veicolo, uno dei primi del suo genere in Canada, era un misto tra automobile e carro sanitario, con un motore a scoppio che poteva garantire tempi di intervento molto più rapidi rispetto alle carrozze trainate da cavalli.

ambulanza prima del motore a scoppio Canada

A volerla dire tutta, è un bel gioiellino di macchina. L’ambulanza è giunta nella capoluogo canadese da Belfast, Irlanda britannica (formalmente Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda). La carrozzeria è realizzata in pregiato frassino inglese, con pannelli in Bagwood, ed è finemente verniciata. L’interno contiene due barelle. Quella inferiore è dotata di ruote gommate da 14 pollici, molle e asse ellittici, che consentono al letto di essere spostato su qualsiasi pavimento senza vibrazioni. Detto ciò, converrete con me che il debutto doveva essere una giornata dalla valenza storica.

In un certo senso lo fu. Pochi minuti dopo essere stata messa in servizio, l’ambulanza venne chiamata per una situazione d’urgenza. L’autista – un tale di cui si conserva il nome, Charles Cocking, esperto guidatore – si lanciò a tutta velocità lungo le strade non ancora ben asfaltate del centro cittadino. Nel farlo, per disgraziato errore investì un pedone. Secondo il Vancouver Province, giornale che raccontò la dinamica dei fatti in modo eccelso, il malcapitato rispondeva al nome di CF Keiss, “un ricco cittadino di Austin, Texas”.

ambulanza strada di Vancouver

Questa la descrizione (tradotta) del trafiletto: “L’autoambulanza lo ha investito e una ruota gli è passata sopra il cranio, ferendolo così gravemente che è morto in pochi minuti. La vittima è stata trascinata dall’auto per 50 o 100 metri lungo Pender Street prima che l’auto potesse fermarsi, lasciando dietro di sé una scia di sangue”.

Chi assisté all’accaduto, non poté fare altro che impallidire di fronte alla macabra scena. Il signor Keiss morì quasi sul colpo. La nuovissima autombulanza assolse al suo primo compito: portare il corpo esanime dall’impresa di pompe funebri Center & Hanna. A neppure un anno dall’incidente, l’amministrazione cittadina sostituì il mezzo con uno americano, collaudato a Portland e Seattle. Meglio tardi che mai, mh, sì.