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tomba filippo II

La sovraffollata tomba di Filippo II di Macedonia

C’è un sacco di gente nella tomba di Filippo II di Macedonia, il padre di Alessandro Magno. Curiosamente, però, nella sua tomba manca proprio lui, il proprietario della sepoltura, ovvero lo stesso Filippo II. A dirlo un nuovo studio pubblicato sul Journal of Archaeological Science.

Chi c’è nella tomba di Filippo II?

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Crediti foto: @ai-ivanov

Secondo i dati dello studio, nella tomba di Filippo II ci sarebbero i resti di un uomo decisamente più giovane del padre di Alessandro Magno. Fra l’altro questo uomo sarebbe anche morto prima di Filippo II. Come se non bastasse, nella tomba erano poi presenti anche i resti di una giovane donna e di sei neonati. La scoperta del tumulo risale al 1977. Gli archeologi trovarono la Tomba I, questo il suo nome, sotto un grande tumulo funerario sormontato da un santuario, nel sito di Vergina o Aigai.

La tomba si trovava vicino ad altre sepolture che si pensa contengano i resti di altri membri della famiglia di Alessandro Magno (ma non di Alessandro Magno, visto che la sua tomba è da qualche parte in una location ancora non identificata). Alcuni studiosi avevano ipotizzato che la Tomba I contenesse i resti di Filippo II. Anche se c’è chi pensa che possano trovarsi nella Tomba II.

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Crediti foto: @Yannis Maniatis; CC BY 4.0

Comunque sia, visto che la Tomba I non ha un ingresso e che appare sigillata in tempi antichi, ecco che è probabile che l’uomo e la donna siano stati sepolti insieme, nel medesimo periodo.

La datazione al radiocarbonio ha permesso di stabilire che i due vissero fra il 388 e il 356 a.C. L’analisi dei denti, poi, ha suggerito che l’uomo avesse fra i 25 e i 35 anni al momento della morte. Ma sappiamo che Filippo II morì nel 336 a.C. a circa 46 anni. Questo vuol dire che quell’uomo sepolto nella tomba di Filippo II non è il re in persona.

Sempre la datazione al radiocarbonio ha permesso di stabilire che fra il 150 a.C. e il 130 d.C. qui qualcuno vi seppellì sei neonati. A quell’epoca la zona faceva già parte dell’Impero Romano, dunque i neonati non sono imparentati con l’uomo e la donna.

Yannis Maniatis, autore principale dello studio e ricercatore presso il laboratorio di archeometria del Centro nazionale di ricerca scientifica Demokritos in Grecia, ha spiegato che nel periodo romano non era insolito seppellire i bambini morti in tombe antiche altrui. O in pozzi o cavità sotterranee, se le tombe non erano disponibili.

alessandro magno
Crediti foto: @Public domain, via Wikimedia Commons

Rimane ora da chiarire chi siano l’uomo e la donna. Alcuni test hanno suggerito che l’uomo aveva trascorso l’infanzia lontano da Pella, la capitale della Macedonia. La donna, invece, aveva vissuto a Pella o nelle vicinanze. Quello che è certo è che erano membri dell’élite: le tombe erano assai ricche e opulente.

Possibile che si tratti di un re macedone che morì decenni prima dell’assassinio di Filippo II. Ma non si sa quale re possa essere. Fra i candidati papabili ci sono Alessandro II (che regnò dal 370 al 368 a.C.) e Perdicca III (che regnò dal 365 al 359 a.C.).

Ma dove sta allora Filippo II? Forse nella Tomba II. Qui gli archeologi hanno trovato un corredo funerario intatto e i resti cremati di un uomo che aveva circa 44 anni al momento della morte. Tuttavia mancano le prove per dire che quei resti cremati appartengano al padre di Alessandro Magno.