Finalmente gli archeologi hanno risolto il misterioso caso del “castello abbandonato”: non è un castello medievale, così come ipotizzato finora, bensì un forte romano. Più precisamente sono i resti di una fortificazione romana, fra l’altro i primi del loro genere scoperti su suolo austriaco.
Il castello abbandonato lungo un affluente del Danubio era un forte romano

Lungo le rive di un affluente del Danubio, vicino a Stopfenreuth, si possono vedere delle antiche mura in rovina. I locali chiamano quelle mura il “Castello abbandonato”. Per anni ci si è interrogati su cosa fossero. Qualcuno parlava dei resti di un castello medievale. Qualcun altro, invece, invocava delle fortificazioni usate durante la prima guerra austro-turca, combattuta dal 1683 al 1699.
Ma in realtà tali resti erano molto più antichi. Infatti alcuni scavi recenti condotti dall’Accademia austriaca delle scienze (OAW) hanno identificato nel sito i resti di una testa di ponte fortificata romana.

Un testa di ponte è una roccaforte militare temporanea o permanente costruita in punti strategici chiave, per tenere sotto controllo guadi o importanti vie di accesso. Inoltre fungevano anche da avamposti per la partenza di campagne militari da parte dell’Impero Romano.
La fortificazione in questione si trova a circa quattro chilometri da Carnuntum, una fortezza dei legionari e quartier generale della Classis pannonica (la flotta pannonica che controllava il medio corso del Danubio). Effettivamente Carnuntum si è romanizzata, diventando fra l’altro il capoluogo della provincia della Pannonia Superiore.
Secondo gli archeologi, la testa di ponte fortificata risalirebbe all’epoca delle guerre marcomanniche (166-180 d.C.), epoca durante la quale il Danubio era il confine mutevole fra l’Impero Romano a sud e le terre germaniche a nord.

Per gli archeologi, il forte conobbe due fasi di costruzione. La prima è quella fra il 170-180 d.C., voluta dall’imperatore Marco Aurelio per ampliare le fortificazioni lungo il limes romano. La seconda è quella intorno al 260 d.C., quando l’imperatore Gallieno ordinò di rinforzare le difese di frontiera.
Gli scavi hanno permesso di riportare alla luce diversi materiali da costruzioni, ceramiche, piccoli reperti in bronzo e mattoni stampati con le diciture Legio XIV e Legio X Apollinaris. Entrambe erano di stanza in periodi diversi a Carnuntum e in Pannonia.