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Le donne mitiche dell’antichità: Lilith, Pandora e Shatarupa

Lilith, Pandora,

Nella Bibbia, Genesi 2:7 è il primo versetto che ci parla del primo uomo. Racconta come Dio formò un uomo dalla polvere e gli soffiò dentro il soffio della vita. L’uomo fu poi posto nell’Eden, dove doveva occuparsi del giardino e degli animali. Nel giardino, c’era un albero contenente la conoscenza del bene e del male. Dio proibì all’uomo di mangiare il frutto di quest’albero.

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In seguito, poiché nessuno degli animali fu ritenuto un compagno adatto per l’uomo, Dio creò una donna dalla costola dell’uomo. Il capitolo si conclude stabilendo lo stato di innocenza primordiale, sottolineando che l’uomo e la donna erano “nudi e non si vergognavano“, fornendo così le basi per la narrazione successiva in cui la saggezza viene ottenuta attraverso la disobbedienza iniziata dalla donna.

Sebbene ci siano molte storie e interpretazioni riguardo alla prima donna, la storia di Adamo ed Eva non è affatto universale. Secondo gli Irochesi, gli Huron e i Navajo, il primo essere umano era, infatti, una donna. Questa interpretazione delle origini della razza umana concorda abbastanza bene con i fatti riguardanti l’Eva mitocondriale, che, secondo l’attuale mitologia scientifica popolare, è la madre di tutti noi. 

Tuttavia, il ruolo della donna in molte leggende è il più intrigante poiché, vari quanto sono nel modo in cui sono state create e nelle loro circostanze, le prime donne condividono molte caratteristiche simili tra le varie culture: sono belle, cambiano il corso del mondo con la loro semplice esistenza e ci forniscono uno sguardo sulle personalità che le donne di tutto il mondo ereditano ancora oggi.

Lilith, Pandora e Shatarupa: donne che sconvolsero uomini e dei

Da 4.000 anni, Lilith figura nell’immaginario di scrittori, artisti e poeti. Le sue origini risiedono nella demonologia babilonese, dove amuleti e incantesimi venivano utilizzati per contrastare i suoi sinistri poteri: ella era descritta come uno spirito alato che si nutriva di donne incinte e neonati.

Questo ritratto di Lilith continuò fino al settimo secolo d.C. Tuttavia, nel Medioevo, con l’introduzione dell’alfabeto di Ben Sira, l’antica demonessa babilonese assunse nuove caratteristiche. Il quinto capitolo presenta una Lilith con una nuova sfumatura: come prima moglie di Adamo, prima di Eva, che lasciò l’Eden perché si rifiutava di essere trattata come inferiore rispetto ad Adamo.

La narrazione di Lilith nell’alfabeto di Ben Sira è inserita nella storia del re Nabucodonosor di Babilonia. Nel suo sforzo di curare il giovane figlio del re, un cortigiano di nome Ben Sira invocò il nome di Dio e incise un amuleto con i nomi di tre angeli guaritori.

Raccontò poi una storia di come questi angeli viaggiano per il mondo per sottomettere gli spiriti maligni, come Lilith, che causano malattie e morte. Ben Sira citò il passo biblico in cui, dopo aver creato Adamo, Dio si rese conto che non era bene che l’uomo fosse solo. 

Nelle aggiunte di Ben Sira al racconto, Dio formò allora una donna di nome Lilith. Presto la coppia umana iniziò a litigare perché Lilith si rifiutava di stare sotto Adamo, ma lui insisteva che il posto di lei era in basso e che avrebbe dovuto sottomettersi compiendo i doveri di moglie. Lilith non accettò questo e disse che erano uguali poiché entrambi erano creati dalla terra.

La Pandora della mitologia greca

Nella mitologia greca antica, la storia della prima donna appare per la prima volta nell’opera di Esiodo, la Teogonia(circa VIII-VII secolo a.C.). Dopo che gli esseri umani, tutti uomini, ricevettero il dono rubato Le donne mitiche dell’antichità: Lilith, Pandora e Shatarupa, un Zeus adirato decise di dare all’umanità un “dono” punitivo per compensare il beneficio che avevano ricevuto. 

Zeus ordinò ad Efesto di modellare la prima donna, un “male bellissimo” i cui discendenti avrebbero continuato a tormentare la razza umana.

Lilith

La versione più famosa di questa leggenda proviene da un’altra poesia di Esiodo, Le opere e i giorni, nella quale Esiodo approfondisce l’origine della prima donna e amplia la portata della miseria che infligge all’umanità. In questa versione, più divinità contribuiscono al completamento della prima donna. 

La donna fu chiamata Pandora (“tutti i doni”) perché tutti gli Olimpi le avevano dato un dono. Pandora portò con sé un vaso (a causa della corruzione testuale nel XVI secolo d.C., questo vaso fu chiamato scatola). 

Il vaso conteneva fatica, malattia e miserie che portano la morte agli uomini. Prometeo aveva avvertito suo fratello Epimeteo di non accettare alcun dono da Zeus. Tuttavia, Epimeteo, che si innamorò subito di Pandora, non ascoltò e la accettò.

Pandora in seguito aprì e sparse il contenuto del suo vaso, liberando tutti i mali e le miserie nel mondo, lasciando solo la speranza all’interno. L’apertura del vaso segna l’inizio dell’Età dell’Argento, in cui l’umanità è soggetta al ciclo di morte e rinascita.

Donne del mito: riflessioni sulla loro eredità

Le figure di Lilith, Pandora e altre donne mitiche delle antiche culture, come Shatarupa nella mitologia indiana, mostrano come le prime donne siano state spesso viste come portatrici di cambiamento e conflitto nella storia dell’umanità. La loro bellezza, la loro forza e la loro indipendenza hanno spesso generato paura e desiderio negli uomini e nei dei.

Lilith

Queste donne mitiche hanno lasciato un’eredità duratura nella letteratura, nell’arte e nella cultura popolare, e continuano a rappresentare archetipi femminili che sfidano le convenzioni e le aspettative sociali. Lilith, ad esempio, è diventata un simbolo di femminismo e indipendenza, mentre Pandora incarna la curiosità e la capacità di trasformare il destino dell’umanità.

Le storie di queste donne ci invitano a riflettere sul modo in cui le donne sono percepite e rappresentate nel corso della storia e sulle implicazioni di queste narrazioni per le donne di oggi. Tuttavia, è importante ricordare che, sebbene queste storie mitiche possano offrire intuizioni preziose, esse rappresentano solo alcune delle molteplici esperienze e identità femminili che esistono nel mondo.