Storia Che Passione
Michelangelo ritratto quadro

Il lato oscuro di Michelangelo, tra arte e vita privata

Tutti conoscono Michelangelo Buonarroti, si, stiamo parlando di uno dei più grandi pittori della storia italiana e mondiale. Soprannominato dai suoi contemporanei “Il Divino”, pochi forse però conoscono le sue abitudini quotidiane.

Michelangelo ritratto quadro

Michelangelo nacque nel 1475 a Caprese, in provincia di Arezzo, e sin da giovane dimostrò subito immense qualità artistiche. Fra le sue opere maggiori ricordiamo il soffitto della Cappella Sistina, con lo splendido ritratto della Creazione di Adamo, il completamento della Basilica di San Pietro ed il celeberrimo David.

Oltre al suo lato artistico però Il Divino ne aveva uno decisamente più oscuro. Nonostante la sua carriera lo avesse portato in alte corti e palazzi del potere papali e temporali, Michelangelo era un lupo solitario, disprezzava la socialità. Inoltre preferiva lavorare da solo, caratteristica che faceva si che le sue opere venivano create in lassi di tempo molto lunghi.

Michelangelo cappella sistina

Oltre a ciò però, come ci ricordano due delle principali opere sulla sua vita, quella di Paolo Giovio, suo biografo, e quella di Ascanio Condivi che lavorò con Michelangelo alla stesura delle sue memorie, non era un amante dell‘igiene personale. Estremamente dedito al lavoro, a volte si dimenticava di dormire o di mangiare.

Celebri sono i suoi scarponi di pelle. Secondo una descrizione, forse esagerata, di Vasari nella sua opera principe, i suoi stivali erano fatti di pelle di cane. Aggiunge poi che per i lunghi lassi di tempo che li indossava finivano per fondersi con la sua di pelle. Alle volte ci viene raccontato che dormiva con gli stivali indossati e nel toglierli sfilava spesso anche la sua pelle.

Michelangelo quadro immagine

Molti di questi tratti sono molto probabilmente esagerati, ma comunque ci lasciano intendere che il genio dell’arte rinascimentale Michelangelo amava il suo lavoro e lo faceva splendidamente, amava però forse meno curare la sua figura. Ma va bene così, non si diventa una legenda con la testa a posto.