Storia Che Passione
Foto del giorno: Tear down this wall!

Foto del giorno: Tear down this wall!

Fotografia della White House Photographic Collection, Porta di Brandeburgo, Berlino, Germania ovest, 12 giugno 1987. Il presidente degli Stati Uniti d’America Ronald Reagan pronuncia il celebre discorso del “Tear down this wall!“. Uno scatto epico che ritrae uno dei più importanti leader mondiali mentre pronuncia una frase di sfida e di invito al contempo. Berlino era simbolo del mondo, il muro divideva l’intero globo, direttamente e indirettamente. Quelle parole, profetiche in relazione ad un tempo non troppo futuro, avrebbero assunto un peso specifico non secondario nel corso degli anni successivi.

Foto del giorno: Tear down this wall!

Il 12 giugno 1987 Berlino compiva 750 anni dalla sua fondazione. Un compleanno ossimorico era però quello di quasi 40 anni fa. Una città che nasceva come unitaria festeggiava i suoi sette secoli e mezzo da divisa. Divisa da un muro simbolico e concreto al tempo stesso. Divisa da ideologie diverse e interessi di superpotenze su piani diametralmente opposti.

Ronald Reagan, 40° presidente degli Stati Uniti d’America e rappresentante di uno dei due maggiori interessati nella faccenda, arrivava da ospite nella città divisa. Era la seconda volta in 5 anni che Reagan solcava il suolo tedesco e questo perché, dopo il dibattito sul dispiegamento dei missili americani a corto raggio in Europa, la tensione era molto alta. Il luogo scelto non fu nemmeno così casuale.

Tear down this wall foto Reagan al checkpoint Carlie

La Porta di Brandeburgo si trovava infatti nella parte orientale della città, quella sotto l’influenza diretta dell’URSS. Il palco da cui il presidente americano tenne il discorso era proprio davanti al muro stesso, nella parte occidentale, e, alle sue spalle, era visibile una parte delle Porta. Il discorso di Reagan conteneva molte allusioni e metafore legate al simbolo divisivo che era il Muro di Berlino e la conclusione a cui giungeva era, chiaramente, l’abbattimento dello stesso.

I discorsi dell’attore divenuto presidente non erano però mai casuali. Ronald era abituato ai riflettori, alla pressione e a calibrare al milligrammo le parole utilizzato. Si serviva poi anche di specialisti della comunicazione, quale era anch’egli. Molti all’interno del suo think tank gli sconsigliarono di utilizzare la laconica e pungente frase “Tear down this wall!“, ma lui decise di pronunciarla ugualmente.

Tear down this wall foto Porta di Brandeburgo

Se ad ovest del Muro e della Cortina di ferro l’accoglienza per quelle parole fu calorosa e speranzosa, nei territori dell’URSS ci fu una reazione estremamente opposta. La TASS, agenzia di stampa sovietica, definì il discorso e la frase come “apertamente provocativa, portatrice di guerra“. In ogni caso, poco più di due anni dopo, quel celebre 9 novembre del 1989, il mondo tornava unito e la provocazione reaganiana diventava realtà.