Storia Che Passione
Giacomo Casanova immagine evasione

Evadere di prigione grazie all’aiuto di un monaco: Giacomo Casanova e le sue mirabolanti avventure

Sei proprio un Casanova!“, qualcuno ve l’avrà pur detto almeno una volta parlando delle vostre avventure amorose. Eh già, perché Giacomo Casanova era famoso proprio per questo suo aspetto libertino e divertente. Ma oggi vi racconteremo un’altra vicenda che contraddistingue la sua vita avventurosa: l’evasione dal carcere dei Piombi di Venezia. Partiamo, come sempre, dal principio della sua vita.

Giacomo Casanova immagine evasione

Giacomo Girolamo Casanova nasce nella Repubblica di Venezia il 2 aprile del 1725. Figlio di un attore e ballerino, la sua vita comincia già inestricabilmente legata alla teatralità. Così infatti Giacomo vivrà: in maniera spettacolare. La sua condotta molto libertina e vivace lo facevano subito balzare all’occhio. Non era uno che passava facilmente inosservato.

Proprio quest’aura di libertinismo, vivacità culturale e associazione alla Massoneria lo porteranno verso il famigerato Carcere dei Piombi di Venezia nel 1755. Il nome è suggestivo e ricorda proprio il tetto di piombo del Palazzo Ducale sotto il quale la prigione si trovava. Il regime particolarmente duro e la sorveglianza sempre attenta anche ai dettagli lo rendevano un posto dalla nomea cupa che fungeva da deterrente per la fuga.

Giacomo Casanova foto

Nel titolo però vi abbiamo già spoilerato che Casanova riuscirà nella sua impresa di evasione, vediamo allora come. Durante il soggiorno forzato fece amicizia con il già citato monaco: Padre Balbi. Quest’ultimo lo aiuterà nel secondo, e riuscito, tentativo di fuga. Il primo fallì perché fu scoperto mentre scavava con un pezzo di ferro (prontamene nascosto in una precedente occasione) un buco nel pavimento.

Se da sotto non poteva scappare, non gli restava che provare dall’alto. Intrecciando delle lenzuola insieme al monaco, i due riuscirono a scalare le mura della prigione e ad arrivare sul celebre tetto plumbeo. Lo percorsero finché non trovarono un’apertura che li fece entrare al Palazzo Ducale. Erano dentro e ora veniva il bello. Qui si finsero due persone distinte e mantennero un comportamento disinteressato e tranquillo. Nessuno, in effetti, si accorse di nulla.

Giacomo Casanova ritratto

Riuscirono quindi ad uscire dal palazzo e a proseguire ognuno per la propria strada. Tuttavia per Giacomo Casanova le cose non andarono per il meglio. Alla sua nomea già abbastanza negativa aggiunse un ulteriore titolo, quello di esiliato dalla Repubblica. Dal 1° novembre 1755 Giacomo era libero e condannato, in quella particolare situazione di dualismo di opposti che tanto lo aveva accompagnato nella sua vita spericolata.