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marmo colorato di una villa di Baia

Città sommersa di Baia: uno sguardo su ”l’Atlantide Romana”

L’Antica città sommersa di Baia è un esempio assolutamente unico ,nel contesto del Mediterraneo, nel suo genere. Nella sua gestione e nella sua conservazione collaborano archeologi e naturalisti subacquei. Questo importantissimo reperto si trova nella parte settentrionale del Golfo di Napoli. Recentemente, in questo splendido contesto immerso nel mare, una scoperta sensazionale ha arricchito questo sito meraviglioso. I resti di due Ville Romane sono tornati alla luce grazie all’infaticabile lavoro degli studiosi. Durante una scansione del fondale marino della parte inferiore del complesso, gli archeologi hanno scoperto una serie di strutture precedentemente sconosciute che coprono uno spazio di oltre 80 metri.

marmo colorato di una villa di Baia

Baia ospita il più spettacolare tesoro sommerso del Mediterraneo, le cui rovine sono lentamente sprofondate nel Golfo di Napoli nel corso dei secoli a causa dei frequenti terremoti che si verificano nella zona. Alcuni degli edifici individuati sott’acqua erano crollati, rivelando contenuti interni coerenti con la loro identificazione di Ville romane, ovvero case di campagna appartenute all’aristocrazia Romana. La scoperta del nuovo tratto di rovine romane è stata annunciata in un comunicato stampa del Parco Archeologico dei Campi Flegrei. Il quale gestisce tutte le attività turistiche dell’antico sito di Baia.

colonna subacquea a Baia

Tra i relitti sommersi di queste strutture perdute, gli archeologi hanno osservato diverse colonne di marmo intatte. Tra queste una colonna in marmo di Portasanta, che dovrebbe provenire dall’Isola di Chios, in Grecia. Ma la vera chicca sta nei pavimenti delle strutture, questo raro e preziosissimo marmo è andato a formare un’armonia decorativa di rara bellezza. Il lusso di queste strutture è sfrenato, questo perché questa città era il rifugio dell’élite Romana. Nella Roma antica la casa aveva un grande valore politico.

resti sott'acqua a Baia

Avere una bella casa era prerogativa imprescindibile di tutti i membri dell’aristocrazia, dunque più sfarzo era esibito e più forte era la loro immagine pubblica di uomini facoltosi, in quanto la dimora espletava insieme due funzioni: quella privata, ma anche quella pubblica.