Storia Che Passione
Accadde oggi: 13 agosto

Accadde oggi: 13 agosto

Almanacco del 13 agosto, anno 1704: si combatte la celebre battaglia di Blenheim, evento cruciale della guerra di successione spagnola (1701-1714). Lo scontro vide contrapposti gli eserciti della Grande Alleanza – una coalizione a guida anglo-austriaca, ma composta anche da prussiani, hannoveriani, assiani, olandesi e danesi – a quelli del Regno di Francia e dell’Elettorato di Baviera. La vittoria della grande coalizione anglo-imperiale ebbe delle conseguenze decisive per il prosieguo del conflitto. Per la Francia fu, al contrario, una sonora disfatta, come da quarant’anni a quella parte non ne aveva mai sperimentate. Dopo l’accaduto del 13 agosto 1704, la guerra scoppiata per la successione al trono di Spagna avrebbe presto tutt’altra piega.

Accadde oggi: 13 agosto

All’inizio del XVIII secolo, l’Europa temeva l’egemonia della Francia di Luigi XIV (che dava dimostrazione delle sue ambizioni di conquista da oltre mezzo secolo; vi basti ricordare il risiko delle frontiere…). Quando il re di Spagna Carlo II morì senza eredi nel 1700, lasciò in eredità l’enorme impero spagnolo a Filippo d’Angiò, nipote del Re Sole. L’ipotesi di un’unione dinastica tra Francia e Spagna scatenò l’allarme. Ciò non solo avrebbe creato un blocco continentale omogeneo che andava dal Baltico alle Americhe, ma avrebbe altresì compromesso l’equilibrio e la stabilità politico-militare dell’intero Vecchio Continente.

Le principali potenze europee avverse a questo piano, ossia l’Inghilterra, le Province Unite, il Sacro Romano Impero, si coalizzarono per sostenere il pretendente asburgico, l’arciduca Carlo d’Austria (delle quali pretese si faceva portavoce suo padre l’imperatore Leopoldo I d’Asburgo, che però morirà nel 1705). Nel 1701 dunque si formò la Grande Alleanza.
La Francia trovò invece alleati nella Baviera, governata dall’ambizioso principe elettore Massimiliano II Emanuele, e nella Spagna filoborbonica.

13 agosto Duca di Marlborough

Forti di queste premesse, procediamo avanti nel tempo di tre anni dallo scoppio della guerra di successione spagnola. Ci troviamo nell’agosto del 1704 e la situazione generale protende per l’asse franco-bavarese. Sembrava fosse questione di poche settimane prima che le armate di Luigi XIV e dell’alleato Massimiliano II soggiogassero Vienna. Caduta la capitale imperiale, per la fazione filo-asburgica non ci sarebbe stato praticamente più scampo. Insomma, sul Danubio si rischiava il collasso della Grande Alleanza. Ma nel momento più critico, emersero due figure chiave della storia del primo Settecento: John Churchill, Duca di Marlborough, e Eugenio di Savoia, il sovrintendente di tutto l’esercito imperiale.

13 agosto Principe Eugenio di Savoia

Fu il Duca di Marlborough ad escogitare tuttavia un piano geniale per intervenire a sud del Danubio e affrontare le truppe franco-bavaresi al meglio delle condizioni. Eludendo il veto olandese (che proprio non voleva sguarnire i Paesi Bassi spagnoli), riuscì a spostare in direzione della Germania meridionale, tagliando il cuore europeo in senso nord-sud, all’incirca 40.000 uomini. Si sarebbe ricongiunto così prima al Margravio di Baden e poi all’amico nonché collega Eugenio, quest’ultimo al comando di 10.000 uomini a sud di Ulma.

400.000 chilometri in poco meno di cinque settimane. La marcia forzata condusse i 40.000 di Marlborough in Baviera agli inizi di luglio. Fu un impresa logistica sensazionale, e non serve spiegare perché. Dopo aver sbaragliato una prima volta i franco-bavaresi a Schellenberg ed essersi guadagnato una testa di ponte sul Danubio, al comandante inglese non restò che attaccare la posizione difensiva degli avversari, localizzata nei pressi del villaggio bavarese di Blindheim. La storiografia anglosassone ribattezzò la località Blenheim.

13 agosto 1704 eserciti in combattimento

Finalmente il 13 agosto 1704 le due masse in armi si fronteggiarono. Il comando dei franco-bavaresi quel giorno rispondeva al nome di Duca Camille d’Hostun, Conte di Tallard. Il nobile generale francese disponeva di circa 56.000 effettivi e oltre 90 bocche di fuoco. Un numero leggermente superiore rispetto ai 52.000 del duo Marlborough-Eugenio. Nella mente dei francesi si era imposto un errore di calcolo abbastanza importante, che avrebbe avuto delle implicazioni notevoli: essi credevano che gli anglo-imperiali, a corto di scorte, non avrebbero mai attaccato frontalmente. Tale convinzione si trasformò nella croce di Tallard e di Massimiliano II Emanuele.

All’alba del 13 agosto, Marlborough e Eugenio iniziarono i movimenti. L’attacco fu concepito come una manovra a tenaglia. Eugenio avrebbe impegnato le truppe dell’elettore sul fianco destro, impedendogli di muoversi in aiuto di Tallard. Marlborough avrebbe attaccato il fianco destro francese a Blenheim, inchiodandolo al villaggio. Infine, il comandante inglese avrebbe colpito con la cavalleria il centro indebolito. Andò tutto secondo i piani. A Blenheim, i francesi furono accerchiati. Dopo disperati combattimenti casa per casa, circa 14.000 uomini si arresero. Tra morti e feriti se ne contarono oltre 20.000. Persino il Conte di Tallard fu fatto prigioniero.

13 agosto memoriale battaglia di Blenheim

Anche gli anglo-imperiali patirono parecchio, esattamente 4.524 morti e 7.942 feriti. Eppure l’eco della vittoria fu imponente. Con la battaglia di Blenheim si salvò Vienna e si permise agli Asburgo di continuare la guerra. La Baviera fu occupata e costretta al trattato di Ilbersheim (novembre 1704), con il quale de facto la si estrometteva dal conflitto – anche se Massimiliano II Emanuele avrebbe continuato a combattere contro gli Alleati. La reputazione militare della corona francese subì un colpo gravissimo. Il Duca di Marlborough e il Principe Eugenio di Savoia avevano spezzato il mito dell’invincibilità francese.