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Foto del giorno: lacrime antisommossa

Foto del giorno: lacrime antisommossa

Fotografia di Anthony Suau, Seul, Corea del Sud, 18 dicembre 1987. Una madre disperata piange sullo scudo di un poliziotto, chiedendo la liberazione del figlio scomparso durante le manifestazioni antigovernative di quei giorni. Sono “lacrime antisommossa” quelle immortalate dal talentuoso fotografo statunitense Anthony Suau, vincitore del World Press Photo of the Year del 1988 proprio grazie a questo immenso scatto. Dietro il dolore di una madre e l’impassibilità di un agente si cela una storia più grande – che non significa più importante. La storia di un paese, la Corea del Sud, che in quei secondi anni ’80 stava vivendo un tortuoso processo di transizione democratica. E allora conosciamola quella vicenda, anche e soprattutto grazie all’opera di Suau.

Foto del giorno: lacrime antisommossa

Chiediamoci prima di tutto perché Anthony Suau si trovasse a Seul in quel dicembre del 1987. Domanda pertinente, poiché fornendo una risposta si inquadra il contesto storico. Della storia contemporanea sudcoreana ci siamo già occupati in diverse occasioni, a partire dal sconvolgente (e a tratti sottovalutato) conflitto armato del 1950-53, passando per le rivolte popolari degli anni ’60 e giungendo alle “congiure incrociate” che insanguinarono la penisola sempre in quel decennio. Il decennio Ottanta fu quello decisivo per la svolta democratica del paese.

Negli anni ’80, la Corea del Sud era governata da un regime autoritario, formalmente repubblicano ma di fatto sotto il controllo dell’élite militare. Sebbene dalle parti di Seul si registrasse una paurosa crescita economica, residuo del cosiddetto “miracolo del fiume Han” (di cui vi parlerò un giorno, promesso), lo Stato reprimeva senza troppi grattacapi qualunque forma di dissenso sociale e politico.

lacrime antisommossa madre e poliziotto

All’indomani del 1988, anno in cui la Corea del Sud avrebbe ospitato i Giochi Olimpici – attirando su di sé tutti gli sguardi del globo, anche quelli indiscreti – le cose presero una piega per certi versi attesa da ampie fette della società. Al quasi decennale governo autoritario di Chun Doo-hwan si chiedeva una transizione pacifica e democratica. Il vertice dell’autorità politica sudcoreana acconsentì a delle elezioni presidenziali dirette. Era un “contentino” che si dava alle partecipatissime manifestazioni di piazza che in giugno fomentarono centinaia di migliaia di cittadini.

lacrime antisommossa presidente Roh Tae-woo

La riforma del sistema-stato passò dunque per le elezioni del 16 dicembre 1987. Il presidente uscente non si ricandidò, ma propose la nomina del suo “delfino” Roh Tae-woo. Il compito di sfidarlo alle urne ricadde sul pseudo socialdemocratico Kim Young-sam. Il responso dichiarò vincente il candidato governativo Roh Tae-woo. In alcune aree del paese, compresa la capitale, si levarono accese proteste. La vittoria di Roh appariva a molti la semplice continuazione del vecchio sistema repressivo. Sebbene i timori non fossero infondati, la transizione democratica in Sud Corea era effettivamente in corso.

lacrime antisommossa proteste del 1987

A quelle proteste partecipò anche questa madre, di cui non conosciamo purtroppo l’identità. Ciò che sappiamo in merito proviene dalle testimonianze dell’autore dello scatto, il già citato Anthony Suau. Allora si spiegarono le lacrime antisommossa di cui si parla, che la fotografia non solo “descrive”, ma totalizza ed evidenzia. Il contrasto delle linee, a mio parere, è tutto: la rigida verticalità e ripetitività degli scudi antisommossa crea un muro grigio e freddo. Contrapposizione impersonale con cui la figura umana deve fare i conti. La madre appare sì piccina, ma emotivamente gigantesca. Luci e gestualità fanno il resto.

La fotografia di Suau non solo immortalò un momento chiave della transizione democratica coreana, ma influenzò anche il modo in cui i movimenti civici vennero rappresentati a livello globale. Ancora oggi, si può scorgere lo scatto nei musei e nei testi scolastici. Si tratta, se non lo si fosse intero, di una testimonianza della lotta per la libertà in Asia orientale. Lacrime antisommossa furono questo e molto altro.