In Methodus Apodemica di Theodor Zwinger, uno dei primi trattati dell’arte metodica del viaggio, risalente al 1577, Basilea, si descrive la figura del mercante. Per l’intellettuale i mercanti sono coloro che vendono la loro anima per il lucro. Di certo i viaggi animati da ragioni commerciali o finanziari, di devozione o di altra natura contribuirono ai trasferimenti culturali.

I viaggi potevano essere spesso insidiosi, e numerosi erano i fattori di rischio: a partire dalle temperature; le forti piogge; la neve; i passi alpini; per mare i pirati o le burrasche. Procedendo a piedi durante l’estate poteva alzarsi moltissima polvere dalla strada. Così come le piogge potevano trasformare in fanghiglia il terreno. Tutto ciò influiva anche sul vestiario dei mercanti.
Una strada fangosa si poteva attraversare con degli zoccoli di legno. Viaggiando invece di inverno per ripararsi dal freddo a cavallo si usavano cappelli di feltro. Se si viaggiava a cavallo questo poteva farsi male. Spesso scegliere di andare via mare non accorciava le distanze e non rendeva il percorso più sicuro. Si pensi ai continui attacchi barbareschi, ai corsari ottomani, per non parlare della nobile Casa dei Grimaldi che viveva di pirateria.

I mercanti conoscitori delle strade e dei percorsi più convenienti allora appaiono agli occhi di chi deve intraprendere un viaggio come i migliori compagni. Viaggiare in gran numero non era inusuale e principalmente lo si faceva per dividersi le spese. Molti mercanti o uomini che intraprendevano un viaggio che prevedeva il valico dei passi alpini spesso faceva testamento.
Questo accadeva in Italia dove la figura del notaio era estremamente presente ma in zone oltremontane la sua figura si rarefaceva. Anversa, Lione, Francoforte, Amsterdam, Londra, Venezia e via discorrendo, erano tratte che si facevano più volte all’anno per partecipare alle fiere o svolgere i propri affari presso filiali. Certo guerre e pestilenze erano altri fattori che potevano rallentare o incidere sulla mobilità ma i mercanti oltrepassavano ogni barriera.

Comprese quelle confessionali. L’Europa della Riforma, o delle Riforme secondo la scuola inglese, appariva come un mosaico e le barriere politiche iniziavano a sovrapporsi a quelle confessionali. La Chiesa cattolica aveva reso parte integrante del suo apostolato la precettistica alimentare, ciò rendeva difficile la permanenza lontano da casa per un mercante.
Alla fine non poterono che adeguarsi se in una locanda di una città protestante veniva loro servita la carne in giorni di astensione. Insomma gli uomini d’affari o chiunque intraprendeva un viaggio spinto da qualsiasi ragione avrebbe dovuto fare proprio il motto di Zwinger.