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107 tombe foto aneli bronzei collo

Secchi di legno ai piedi e anelli di bronzo al collo, quale segreto nascondono le 107 tombe ucraine?

Poco prima che il conflitto scoppiasse nell’Est Europa, gli archeologi ucraini fecero una scoperta stravagante e da rompicapo. Ad appena 80 km a sud di Kiev scoprirono infatti 107 tombe a dir poco anomale e ricche di corredi altrettanto strani. Si trattava, in parte, di sepolture in casse di legno (e fin qui nulla di straordinario), ma ciò che le rende uniche è il particolare corredo d’accompagnamento delle sepolture femminili.

Partiamo dalla datazione delle sepolture, che sono molto antiche. Secondo gli studi degli archeologi e le datazioni effettuate, si tratterebbe di sepolture risalenti al lontano XI secolo. Il periodo era gravido di cambiamenti per l’Ucraina dell’epoca e presentava alla storia grandi personaggi come Volodymyr il Grande e Yaroslav il Saggio.

Proprio Vlodymyr, nel 987, si convertì al Cristianesimo, scelta recante con sé numerose conseguenze. Il passaggio dal politeismo ad monoteismo non fu nell’area, come non lo fu da nessun’altra parte del globo, cosa semplice e veloce. Infatti si cominciarono a vedere sincretismi religiosi e nelle pratiche rituali che crearono dei riti a dir poco peculiari. Quello che troviamo nelle tombe in questione ne è un forte esempio.

Se per gli uomini il corredo era composto dalle classiche armi quali spade ed asce, volgendo lo sguardo alla sepolture femminili sorge più di qualche interrogativo. Alcune di queste infatti presentavano degli anelli bronzei al collo delle defunte. Questi dovevano quasi sicuramente indicare lo status sociale delle sepolte. Ma le sorprese non finiscono qui.

A sorprendere maggiormente, delle 107 tombe, furono infatti dei secchi di legno che giacevano ai piedi delle defunte, oltre a dei resti animali che ricordano i sacrifici politeisti. Si potrebbe trattare qui di uno di quei riti nati dal sincretismo religioso tipico dei passaggi transitori da un tipo di religione ad un’altra. Tuttavia si tratta ancora di un’ipotesi.

La guerra ha interrotto le ricerche ma per fortuna non gli studi, dato che le informazioni sono state comunicate dagli archeologi al al convegno annuale dell’Istituto Archeologico Americano. Solo un’analisi caleidoscopica ed approfondita del contesto sociale, religioso e storico potrà darci le risposte che ci attendiamo.