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tesoretto monete camino

Scozia, studentessa trova un tesoretto di 36 monete di argento e bronzo del XVI e XVII secolo

Un camino in pietra crollato, una residenza estiva a Glencoe ed un ritrovamento archeologico. Cosa hanno a che fare gli uni con gli altri? La storia di oggi li avvicina tra di loro e li lega indissolubilmente alla storia. Vi raccontiamo di un tesoretto di monete, ben 36, ritrovate da una studentessa di archeologia.

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Ci troviamo nelle Highlands scozzesi: serie infinite di colline, valli e foreste. Nei pressi di Glencoe si trovava la residenza estiva di Alasdair Ruadh “MacIain” MacDonald, a capo della famiglia omonima della cittadina dal 1646 al 1692. Non si trattava però di una famigliola felice che trascorreva le vacanze in montagna in santa pace.

I MacDonald parteciparono infatti attivamente alle rivolte giacobite del 1689 e altri rami familiari a quelle del 1715 e 1745. Dopo la prima rivolta furono però presi di mira, essendo anche già famosi per le loro scorribande e saccheggi. Un particolare del ritrovamento pare confermare questa teoria: tutte le monete trovate risalgono a prima del 1680.

tesoretto monete montagna

Pare infatti che chi le nascose rimase vittima dell’attacco alla residenza. Lucy Ankers, studentessa di archeologia dell’Università di Glasgow, sotto un vaso nel camino crollato trovò il tesoretto estremamente eterogeneo. Se tutte le monete era accomunate dal periodo di conio anteriore al 1680, erano al contempo anche molto diverse le une dalle altre.

Si trattava di monete coniate sotto i vari regni di Giacomo VI e I, Elisabetta I, Carlo I e II, il Commonwealth di Cromwell, ma anche monete estere. Una dello Stato Pontificio, altre da Francia, Spagna e Olanda. Ma forse vi starete domandando cosa se ne facevano. La risposta è semplice. Poco importava chi le coniava, l’argento era il vero valore delle monete all’epoca, scarso o nullo era il loro valore nominale.

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Oltre al vaso con le monete dentro sono stati ritrovati anche altre ceramiche di grande pregio e manufatti in pelle e cuoio. Questo testimonia ancora una volta l’agiatezza della famiglia spericolata. In ogni caso a poco servì loro accumulare queste monete, la fine che fecero non fu sicuramente delle migliori. Almeno le conservarono per noi.