Pochi hanno il privilegio di scegliere come morire, soprattutto in che posizione. L’uomo di cui vi parleremo oggi ci lasciò proprio in una posizione buffa, forse scegliendolo: a gambe divaricate. Oltre a ciò, nella sua tomba vi erano altri elementi inusuali. In aggiunta ad uno scettro (la cosa più normale che sentirete), c’erano un cagnolino, una tartaruga e un cavallo.
Ci troviamo a Provadia-Solnitsata, una delle città preistoriche più vecchie dell’intera Europa, in Bulgaria. Il nome indica un sito riguardante le due città differenti di Provadia e Solnitsata. Proprio qui è avvenuto il ritrovamento inusuale, con gli archeologi particolarmente eccitati per lo scettro sopra presentato.
Tale scettro infatti parrebbe più unico che raro. Intagliato con ossa animali e lungo ben 38 cm, ha un manico liscio creato unendo due estremità, sempre di ossa. Ciò che impreziosisce ancora di più il ritrovamento è l’estremità superiore, a forma di testa di uccello con il becco ricurvo. Il rapace vigile sul bastone ricorda un’aquila, animale importante per la cultura scita e per molte altre antiche della zona.
La cosa sensazionale è però che, se si ruota lo scettro di 180°, si nota un intaglio ancora più particolare. Il becco dell’animale diventa una sorta di copricapo in quella che diviene la rappresentazione di un animale antropomorfo. Pare si tratti di un uomo-aquila o comunque di una persona con poteri mistici collegata con l’animale in questione.
Arriviamo ora al particolare più divertente e spieghiamo perché l’uomo riposa in quella posizione a dir poco peculiare. La sepoltura a gambe divaricate è tipica dell’antica cultura scita. Vari altri elementi lasciano poi capire agli studiosi che si trattava non di un uomo qualunque ma di una persona di elevato status sociale.
La sepoltura è importante per trovare nuove conoscenze sull’antico popolo nomade degli sciti e sulla loro cultura. Per quanto riguarda la posa del defunto nessun arcano dunque, solo tanta ilarità sulla sua buffa posizione. Ma non scherziamo troppo, magari un giorno toccherà a noi.