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Mausoleo di Teodorico

Re Teodorico e il suo imponente Mausoleo

Teodorico fu re degli Ostrogoti per trentasei anni. Regnò in un periodo molto particolare per il suo popolo. Infatti, gli ostrogoti avevano da poco occupato l’Italia settentrionale e dovevano gestire in modo equilibrato la convivenza con il popolo romano. Per perseguire questo scopo il re ostrogoto decise di affidare ai Romani le cariche civili più importanti, in quanto si consideravano degli amministratori più esperti. Ex senatori ricevettero gli uffici finanziari e le cariche di magister officiorum e di quaestor.

Mausoleo di Teodorico

Teodorico scelse Ravenna come capitale del suo regno, esattamente come i suoi predecessori romani, come Odoacre. Costruì per sé un nuovo Palazzo erigendo dietro di esso una chiesa in onore di San Martino, venerato dai Goti, che erano tutti Ariani. Il palazzo non si è conservato ma la Chiesa di San Martino ora è conosciuta come Chiesa di Sant’Apollinare Nuovo. Il Re costruì a Ravenna anche il suo Mausoleo. Questo imponente edificio testimonia la transizione del territorio Italico dal periodo romano a quello medievale.

Mosaico di Ravenna raffigurante Teodorico

Ma anche l’unione delle popolazioni romane e barbariche. Uno dei pochissimi superstiti di architettura non romana del VI secolo. La costruzione sorge su un territorio esterno alla città, in un luogo di sepoltura gotico. La struttura è realizzata in pietra d’Ischia e al suo interno campeggiano 12 archi che portano il nome di otto apostoli e dei quattro evangelisti. Alla struttura inferiore del mausoleo si accede dalla zona superiore attraverso una nicchia che era probabilmente un’antica cappella a pianta cruciforme, originariamente utilizzata per funzioni religiose.

Manoscritto raffigurante Teodorico

Sembra che originariamente collocarono le spoglie del re in un sarcofago al centro della sala superiore, realizzato in porfido rosso. La tomba ha quattro anelli scolpiti sui lati e due teste di leone. Se il corpo di Teodorico vi dimorò veramente, vi rimase solo per poco tempo prima che le sue ossa venissero rimosse dal complesso e disperse dal generale bizantino Flavio Belisario, che trasformò il mausoleo stesso in un oratorio cristiano.