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Mushussu

Mushussu, il drago di Babilonia: storia e simbolismo

Il Mushussu, noto anche come serpente-drago rosso, è una figura mitologica che appare nella mitologia mesopotamica. La sua rappresentazione tipica mostra un lungo collo, una coda e una testa con cresta e corna, dalla lingua biforcuta come quella dei rettili. Alcuni studiosi sostengono che la sua testa sia simile a quella di una serpente.

Mushussu

Origini del Mushussu

Secondo gli studiosi, il Mushussu appare per la prima volta nella città di Eshnunna, come rappresentazione del dio Nizanu o di Tishpak, sostituto di quest’ultimo come dio-patrono della città. Quando Eshnunna viene conquistata da Hammurabi, il drago diventa parte delle rappresentazioni di Marduk, il dio-patrono di Babilonia.

Il Mushussu nella porta di Ishtar

Una delle rappresentazioni più note del Mushussu si trova nella porta della città di Babilonia, in particolare nella porta di Ishtar. Sulla porta sono rappresentati il toro (uro/rimi) e il drago, mentre sul muro del paseo procesional si possono vedere leoni e motivi floreali più densi rispetto alla porta. Queste rappresentazioni risalgono alla costruzione delle porte nel 575 a.C. durante il regno di Nabucodonosor II.

Il simbolismo del Mushussu

La presenza di questa figura mitologica insieme a due animali reali, come il toro e il leone, ha suscitato molte domande tra gli studiosi. Alcuni hanno ipotizzato che il Mushussu fosse un animale reale, ma questa teoria è stata smentita dal fatto che le rappresentazioni di questa figura mitologica variano nel tempo.

L’ipotesi di Koldewey

Robert Koldewey, il scopritore della porta di Ishtar nel 1902, ha ipotizzato che il Mushussu fosse un animale reale, basandosi sul fatto che la sua rappresentazione nell’arte babilonese era costante nel tempo. Tuttavia, questa teoria è stata smentita dal fatto che le rappresentazioni di questa figura mitologica variavano nel tempo.

Conclusioni

Il Mushussu è una figura mitologica della mesopotamia che ha rappresentato il dio Nizanu o Tishpak e successivamente assimilato al dio-patrono di Babilonia, Marduk. Nonostante le ipotesi degli studiosi sulla sua origine e simbolismo, esso rimane una figura affascinante della mitologia mesopotamica.