Storia Che Passione
l'ufo di Palazzo Vecchio

L’Ufo di Palazzo Vecchio a Firenze: un quadro che suscita scalpore

Il nome originale dovrebbe essere “La Madonna con Bambino e San Giovannino”, ma da un paio d’anni ormai è diventata per tutti la “Madonna dell’Ufo” di Palazzo Vecchio. Tra la miriade di opere d’arte di rara bellezza, appartenenti ad ogni epoca, all’interno del palazzo simbolo di Firenze, vi si può trovare un dipinto che ancora oggi attira attenzioni a livello mondiale e suscita non poco scalpore.

l'ufo di Palazzo Vecchio

L’opera in questione presenta un’origine abbastanza incerta. Non sappiamo dire con esattezza chi sia l’autore (forse un allievo del pittore fiorentino Filippo Lippi o anche Jacopo del Sellaio). Allo stesso modo non sappiamo quando sia stato realizzato con precisione, anche se si tratta di una tela del quattrocento. Il cosiddetto “tondo” all’apparenza non sembra destare alcun sospetto, ma se lo si guarda con più attenzione, si notano dei dettagli “spaziali“.

Sulla destra della Madonna, osservando lo sfondo, si individuano un pastore e il suo cane. L’uomo guarda in alto, come se qualcosa attirasse la sua attenzione. In effetti quel qualcosa c’è, ed è a forma di disco…Disco volante! Inutile dire che da quando la questione è diventata di dominio mondiale, si sono moltiplicate teorie e cospirazioni per le quali questa sarebbe la dimostrazione della reale esistenza degli alieni. Piano però, perché l’intervento dei critici d’arte potrebbe aver risolto il caso.

Essi, quasi all’unanimità, sono abbastanza sicuri nel dire che l’oggetto non identificato, ovviamente, non sia un Ufo. O meglio, l’oggetto non identificato non sia proprio un oggetto. Si tratterebbe invece della più comunemente nota “nube” in grado di illuminare la nascita di Cristo. L’elemento è ricorrente nei quadri che trattano la natività.

Certo, quando si crede vivamente in qualcosa, non c’è spiegazione razionale che tenga. Se si vogliono vedere degli extraterrestri, allora nel quadro di Palazzo Vecchio ci saranno gli extraterrestri.

Dall’intera vicenda si può ricavare però qualcosa di buono. Un bel quadro, con una storia anonima, il quale non lascia intendere tanto, forse troppo del suo passato, raggiunge la fama mondiale per un’incomprensione tanto buffa quanto affascinante. Signore e signori, la popolarità così è assicurata.