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scarabeo Hatnefer

Lo scarabeo di Hatnefer: perché il cuore era così importante per gli antichi Egizi?

Qual era l’organo più importante per gli antichi Egizi? Lo scarabeo di Hatnefer offre una risposta secca e concisa: il cuore! La storia di questo scarabeo, scoperto nella tomba di un’antica nobildonna egizia di nome Hatnefer, è assai affascinante, oltre che ricca di spunti per approfondite riflessioni.

La storia dello scarabeo Hatnefer

scarabeo Hatnefer
Crediti foto: @Metropolitan Museum of Art

Lo scarabeo di Hatnefer è scolpito nella serpentite, una roccia metamorfica grigio-verdastra. Lungo 6,6 centimetri, era incastonato in oro e appeso a una catena aurea intrecciata lunga 77,5 centimetri. Il ritrovamento della collana risale agli anni Trenta del XX secolo, quando gli archeologi scoprirono la tomba di Hatnefer e del marito Ramose.

Attualmente esposta al Metropolitan Museum of Art di New York, sia la mummia che il contenuto della tomba, suggeriscono quanto fosse potente. Sappiamo che morì all’età di 60 anni, anno più, anno meno. Inoltre la seppellirono insieme a specchi di bronzo e argento, cosmetici e bauli di legno pieni di biancheria di alta qualità.

papiri egiziani

Lo scarabeo riporta una versione del capitolo del Libro dei Morti che parla della pesatura del cuore. Il nome di Hatnefer venne scritto sopra un altro testo che fu cancellato. Il che suggerisce che, forse, l’amuleto non era originariamente destinato ad accompagnare lei nel suo viaggio nell’al di là.

Il fatto che sullo scarabeo ci sia una parte del Libro dei Morti che parla della pesatura del cuore è una testimonianza del fatto che, nell’antico Egitto, il cuore era considerato l’organo più importante. Anzi: gli Egizi pensavano che fosse la sede dell’intelligenza e della memoria. Per questo motivo, dopo la morte, era il cuore che Ma’at, la dea della verità e della giustizia, pesava sulla sua bilancia. Questo serviva per determinare se la persona avesse condotto una vita tale da destinarla alla Duat, cioè gli inferi.

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E lo scarabeo del cuore aveva proprio lo scopo di far tacere il cuore del defunto, in modo che non potesse mentire o tradire il suo proprietario.

Queste le parole tradotte presenti sullo scarabeo del cuore di Hatnefer: “La Signora della Casa, Hatnefer, dice: Cuore di mia madre, cuore di mia madre, cuore del mio (reale) essere, non insorgere contro di me come testimone; non contendere contro di me nel tribunale; non opporre resistenza contro di me al cospetto del custode della bilancia. Tu sei il mio ka corporeo, un Khnum che ha rinvigorito le mie membra. Quando ascenderai alla perfezione da cui siamo venuti, non far nauseare i nostri nomi agli occhi del seguito che guida l’umanità al suo giusto posto, ma piuttosto possa andare bene a noi e a chi ascolta, così che il giudice possa gioire. Non inventare menzogne ​​contro di me al cospetto del dio, perché il tuo giudizio è vicino”.