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regina vittoria e abdul karim

La regina Vittoria e Abdul, un’amicizia scandalosa

Una delle cose per cui la monarchia britannica è famosa è la sua grandissima abilità nel coprire gli scandali e distruggere prove che possano risultare compromettenti. Questo anche quando si tratta di persone in carne ed ossa. I numerosi figli della regina Vittoria riuscirono nell’intento di cancellare quasi ogni traccia della sua amicizia con Abdul Karim, il suo servo indiano. Tutti i documenti scritti riguardanti questo personaggio vennero abilmente distrutti. Però, nel 2010 gli storici hanno scoperto un diario perduto, appartenuto ad Abdul che svelò la genesi di un rapporto di amicizia intenso ed articolato. La regina Vittoria, di quarant’anni più grande, cercava un uomo che potesse sostituire il proprio consorte, amatissimo, ma deceduto assai prematuramente.

regina vittoria e abdul karim

A riprova di questo basti pensare che la donna decise di vestire abiti da lutto per ogni giorno fino alla fine della sua vita, proprio per onorare il principe Alberto. Ma, durante il giubileo d’oro della regina, nel 1887, si invitò a corte circa 50 re e regine da tutto il mondo. Due dei monarchi presenti erano principi indiani, e Vittoria chiese specificamente due camerieri di origini indiane per servire i propri ospiti. Uno dei due camerieri era proprio Abdul, che incantò a tal punto la regina che lo volle come suo servo personale.

statua regina vittoria

Ma quando il ragazzo di 24 anni arrivò in Inghilterra non apprezzò il suo status servile e chiese di poter tornare in India. Così Vittoria lo elevò a Maestro di lingua urdu. Egli le fece conoscere il curry, la scrittura urdu ma anche il narghilè, che divenne utilizzatissimo a Buckingham Palace.

fotografia regina vittoria e abdul

Nonostante gli storici non credono che i due avessero una relazione romantica, sicuramente avevano coltivato un tipo di amicizia molto intensa e particolare. Abdul sopravvisse alla regina per 8 anni, morì nel 1909 in India, nella sua residenza privata realizzata sotto commissione della regina inglese.