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Il trattato START I, un nuovo inizio per un mondo più sicuro

Il trattato START I, un nuovo inizio per un mondo più sicuro

Questi giorni caldi fatti di tensioni globali richiamano alla mente il periodo della Guerra Fredda. Oggi come allora, ogni bombardamento, ogni “piccolo” incidente fa sussultare i cuori di mezzo mondo. Ma quel periodo finì dopo il 9 novembre del 1989 o meglio, dopo il 26 dicembre 1991, con l’uscita di scena dell’URSS. Il trattato START I rientra in questo quadro di distensione e di fine della contrapposizione in due blocchi.

Il trattato START I, un nuovo inizio per un mondo più sicuro

Dopo il Muro di Berlino e la fine delle Repubbliche Socialiste Sorelle di due anni dopo, gli USA si trovarono in netta posizione di superiorità rispetto al loro interlocutore principale. Forte di tali premesse, il Presidente americano George W. Bush propose al suo omologo russo Mikhail Gorbachev un trattato riguardante le distruttive armi nucleari.

Il nome, classico acronimo, sarà: “Strategic Arms Reduction Treaty“, ovvero “Trattato di riduzione delle armi strategiche”, abbreviato START I. Era il 31 luglio del 1991 e, appena 5 mesi dopo, l’Unione Sovietica cessò di esistere definitivamente, al contrario dell’accordo. Il trattato appena stipulato resistette infatti e rimase in vigore con Russia, Ucraina, Bielorussia e Kazakistan. Curioso come gli ultimi tre attori ridussero a zero la propria capacità di armi strategiche nucleari.

trattato START I immagine

Non lo abbiamo ancora detto nello specifico, ma l’accordo firmato da Bush e Gorbachev prevedeva per i suoi firmatari gli obblighi di: 1) non disporre di più di 6000 testate nucleari; 2) l’obbligo di disporle su un massimo di 1600 fra missili balistici intercontinentali e bombardieri strategici. Ma la storia dello START comincia un po’ prima degli anni in questione e prosegue anche dopo.

Già il Presidente Ronald Reagan nel 1982 proponeva una drastica riduzione degli armamenti nucleari con il piano SALT III. Il problema principale di quel tempo era che la Guerra Fredda era ancora calda e ancora lontana dal suo epilogo, l’URSS rifiutò qualsiasi collaborazione. L’opera di Bush fu solo un naturale prosieguo di quel primo, timido, passo svolto 10 anni prima.

trattato START I foto

Per quanto riguarda il seguito invece andiamo di 10 anni in avanti questa volta. Era il 2001 quando si decise di potenziare ulteriormente gli accordi START I. Ciò che ne venne fuori fu la riduzione dell’80% di tutte le armi nucleari strategiche allora presenti nel mondo. I dubbi sulla reale attuazione di quanto stipulato ci furono, e furono anche tanti. In ogni caso si trattò di un importante passo di avvicinamento tra due superpotenze che, fino ad allora, si parlavano solo con termini bellici e mai pacifici.