Nella Baia di San Fruttuoso, tra Camogli e Portofino, si trova dal 1954, una statua sommersa a circa 15 metri di profondità. I nomi delle due località e della baia fanno pensare subito al turismo e al bel mare, ma la storia di oggi riguarda la commemorazione di un uomo, Dario Gonzatti, subacqueo pioniere nel nostro paese che proprio in quell’area perse la vita.
![statua sommersa foto](https://www.storiachepassione.it/wp-content/uploads/2023/09/il-cristo-degli-abissi-la-storia-di-una-statua-sommersa-da-quasi-70-anni.jpg)
L’opera nacque nel 1952, due anni prima del suo posizionamento sotto il livello del mare. L’idea fu di Dullio Marcante, per ricordare appunto Dario e la sua immersione dalla quale non era più tornato. Partecipò alla costruzione anche Giacomino Costa, armatore e presidente del Centro Sportivo Italiano di Genova.
Ma veniamo ora all’elemento più caratteristico della statua: la sua composizione. L’opera rappresentante Cristo è infatti totalmente di bronzo, e la cosa curiosa è il luogo di provenienza di tale metallo. Avvenne infatti una sorta di colletta, utile alla raccolta dei fondi per il materiale necessario.
![statua sommersa Camogli](https://www.storiachepassione.it/wp-content/uploads/2023/09/il-cristo-degli-abissi-la-storia-di-una-statua-sommersa-da-quasi-70-anni.-1.jpg)
Si iniziò a fondere eliche di sommergibili americani donate dall’ U.S. Navy, medaglie bronzee, altri elementi di navi, campane e avanzi cantieristici. Dopo due anni, nel 1954, la statua era pronta, si poteva procedere al posizionamento nelle acque che avevano portato via la vita a Dario Gonzatti.
Per quasi 50 anni la statua rimase in pace, placida sul fondale marino. Durante un restauro, nel 2003, per salvarla dalla corrosione e dalle incrostazioni, fu ritrovata però anche una mano del Cristo sommerso. Involontariamente staccata da un’ancora calata nella zona e che aveva colpito il braccio dell’opera, la mano giaceva sul fondo del mare.
![statua sommersa immagine](https://www.storiachepassione.it/wp-content/uploads/2023/09/il-cristo-degli-abissi-la-storia-di-una-statua-sommersa-da-quasi-70-anni.-2.jpg)
Il 17 luglio 2004, dopo un anno dal restauro, la statua è tornata sul fondo del mare, ad una profondità inferiore alla precedente, ma comunque nel posto a cui appartiene. L’imperitura memoria di Dario Gonzatti è di nuovo affidata al Cristo sommerso. Ancore permettendo.