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I segreti nascosti del Castello di Windsor

Come tutte le famiglie, anche quella reale inglese ha qualche segreto da nascondere. Come tutte le case, così il Castello di Windsor, residenza storica di Sua Maestà, cela fra le sua mura e fra le pagine della sua storia arcani imprevedibili e – tra poco vedrete – bizzarri. Costruito nell’XI secolo a seguito dell’invasione Normanna, si tratta pur sempre del più antico e grande castello abitato del mondo. Nel corso degli ultimi 900 anni qui vi hanno abitato più di 30 monarchi. Ognuno dei quali con le proprie confidenzialità da occultare.

I segreti (di Pulcinella) del Castello di Windsor

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Li chiamiamo segreti, ma in realtà non lo sono poi tanto. Forse sarebbe meglio chiamarli “dettagli che non tutti conoscono sulla vita nel Castello di Windsor, ma che possono essere rivelati al pubblico senza temere scandali per la corona inglese”.

Casa delle bambole – No, Windsor non è una gigantesca casa di bambole. Ma ne ospita una veramente enorme che vanta il primato di essere la casa delle bambole più elaborata del mondo. Costruita per la regina Mary negli anni Venti, è dotata di tutti i comfort: ha l’acqua corrente, l’elettricità, ascensori, una cantina rifornita con 1.200 pezzi di veri vino e birra, una biblioteca in miniatura con storie originali scritte a mano da autori del calibro di Sir Arthur Conan Doyle e Rudyard Kipling e persino dei servizi igienici. Corredati di sciacquone funzionante.

Una cantina di vini nazional popolare – La cantina reale ovviamente vanta qualcosa come 18mila bottiglie di vini. Tuttavia sarebbe sbagliato pensare che si tratti di sole bottiglie blasonate. Il vino ospitato nella cantina non è tutto a livelli eccelsi: ci sono anche bottiglie abbordabili per i comuni mortali fra i 5 e i 10 dollari. Il che ci sta: ogni anno il Castello di Windsor e Buckingham Palace ospitano più di 300 eventi, il che vuol dire dover usare almeno 5mila bottiglie di vino. Che non possono certo essere tutte di pregio.

Leggere i diari della regina – La Biblioteca e gli Archivi Reali ospitano frammenti dei diari della Regina Vittoria e le lettere private di re Giorgio III. Considerate che la Biblioteca reale contiene più di 200mila volumi, fra cui collezioni create da diversi sovrani.

Lavori alquanto antiquati – Nel Castello di Windsor, oltre alla famiglia reale, troviamo tutta una serie di addetti alle più disparate mansioni. Ovviamente non mancano bibliotecari, guide turistiche e storici che devono prendersi cura delle collezioni d’arte della Casa Reale. Ma oltre ad essi troviamo anche altre 150 persone circa che vivono al castello per aiutare la famiglia reale a vivere, per così dire.

La cosa curiosa è che alcuni di essi svolgono anche mansioni antiquate. Certo, ci sono cuochi, cameriere, segretari, maggiordomi, addetti ai giardini e via dicendo, ma che ne dite dei fabbri che si occupano della manutenzione dei 300 caminetti del maniero? E gli orologiai che stanno dietro ai 379 orologi del palazzo? E il maggiordomo addetto al vino? Ma il nostro preferito è il maggiordomo il cui compito è quello di misurare con un righello che la tavola sia perfettamente apparecchiata prima di ogni pasto.

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Insolite camere da letto – Il Castello di Windsor non fu mai bombardato durante la Seconda Guerra Mondiale. Questo perché voci di corridoio sostenessero che Hitler volesse impadronirsene e farne la sua residenza. Così re Giorgio VI, insieme alla moglie e alle figlie, la principessa Elisabetta e Margaret, approfittarono di questa soffiata per nascondersi segretamente nel castello. Oscurarono le finestre, tolsero i lampadari e rinforzarono le camere da lette. Inoltre pare che ogni tanto le principesse dormissero nelle prigioni.

Non sono un castello formale – In tanti si dimenticano che il Castello di Windsor è anche una fortezza. E pure robusta. Le sue mura hanno visto tantissimi invasori scacciati a suon di macigni e olio bollente. In particolare, nel XIII secolo, il maniero riuscì a resistere a un assedio di due mesi. E nel XV secolo, quando Enrico IV depose Riccardo II, il castello fu attaccato, ma gli aggressori ebbero decisamente la peggio.

Era il domicilio di un grande esploratore sconosciuto ai più – Lui si chiamava James Holman e fu un grande esploratore del XIX secolo. Anzi, se calcoliamo la distanza percorsa, superò i maggiormente noti Marco Polo, James Cook e Ibn Battuta. Ma non fu questa la sua peculiarità: lui viaggiava da solo ed era pure cieco! Quando non era in viaggio, poi, era domiciliato nel castello in veste di Cavaliere ufficiale di Windsor. Si dice che fu il medico del re a suggerire all’esploratore di viaggiare per motivi di salute.

Il nome della famiglia reale – Se ci fate caso, la famiglia reale usa raramente il suo cognome. In effetti, se ti fai chiamare regina Elisabetta II, re Carlo III o principe William, difficilmente hai bisogno di specificare il cognome. Tuttavia in pochi si ricordano che, prima del 1919, il cognome della famiglia reale era Sassonia-Coburgo-Gotha. Il cognome derivava dal matrimonio della regina Vittoria con il principe Alberto, figlio a sua volta del duca di Sassonia-Coburgo-Gotha. Tuttavia un cognome tedesco non faceva certo una buona impressione durante la Prima Guerra Mondiale (oltre a essere chilometricamente lungo da scrivere). Così la famiglia reale decise di cambiarlo in Windsor, come il castello.

I corgi reali – La regina Elisabetta II non solo amava i corgi, ma ne fu anche un’appassionata allevatrice. Per circa 70 anni Windsor ha ospitato il programma di allevamento di corgi della regina, chiudendo i battenti solo nel 2015. Centinaia i cuccioli nati a Windsor, la maggior parte dei quali regalati a famigliari e amici. Considerate anche che il suo ultimo corgi, morto nel 2018, era un discendente di 14esima generazione di Susan, la corgi che la regina aveva ricevuto in regalo nel giorno del suo 18esimo compleanno.

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La giarrettiera, una storia di cavalleria – Nel XIV secolo, Edoardo III era così affascinato dai racconti di Re Artù e dei Cavalieri della Tavola Rotonda che decise di fondare il Nobilissimo Ordine della Giarrettiera. Era i 1348 e da allora l’ordine, con sede a Windsor, è quello più antico e ambito d’Inghilterra. Di questo club possono far parte solamente il re, i membri della famiglia reale e altre 24 persone scelte dal sovrano.

Curiosa la storia dell’origine del nome. Si narra che una volta re Edoardo III, mentre stava danzando, si accorse che le giarrettiere blu della sua compagna di ballo erano cascate a terra. Fra l’ilarità dei presenti, Edoardo, mostrò a tutti come si doveva comportare un perfetto gentiluomo: raccolse la giarrettiera, se la infilò nella gamba e rimproverò gli astanti.

Tasse bassissime – Tecnicamente parlando i re inglesi non hanno l’obbligo di pagare le tasse. Tuttavia, dopo l’incendio di Windsor del 1992, visto che i contribuenti si lamentavano di dover pagare i lavori di ristrutturazione, ecco che la regina Elisabetta decise di iniziare a pagare volontariamente tasse e plusvalenze. Inoltre pagò le imposte comunali anche su tutti i suoi palazzi. Considerate che il Castello di Windsor alla regina costava qualcosa come 2.365,16 sterline all’anno. Considerate le dimensioni, veramente pochissimo.