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sito di lavorazione foto ritrovamento

I romani e le ostriche: scoperto un sito di lavorazione nello Yorkshire

Raffinate e costose, consumate nei ristoranti di lusso e a prezzi decisamente elevati. Le ostriche erano però molto apprezzate anche ai tempi dei romani, ed il ritrovamento di un sito di lavorazione a Weeton ce lo conferma. Siamo in un modesto villaggio dell’Inghilterra del nord, facente parte del distretto di Harrogate, nello Yorkshire settentrionale.

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Ad informare dello scavo è l’Agenzia per l’ambiente, che afferma che i ritrovamenti sono avvenuti durante dei lavori di messa in sicurezza del territorio da possibili inondazioni. Ancora una volta una scoperta che potremmo definire fortuita e fortunata. Un’importante testimonianza storica che riemerge e ci illumina sulla vita dei nostri avi.

La squadra della York Archaeology scopre inoltre quello che fu un insediamento romano, dove, secondo quanto riporta l’agenzia, vi era una grande quantità di “gusci di ostriche deformi“. All’epoca, al contrario di quanto si possa pensare superficialmente, tali crostacei erano molto diffusi e costituivano un alimento importante della dieta dei romani abbienti. Come testimonia anche Jennifer Morrison.

sito di lavorazione immagine fiume

Quest’ultima è un’archeologa senior dell’agenzia e dichiara “è stato davvero sorprendente trovare prove di questo antico sito di lavorazione delle ostriche durante i nostri scavi.” Ma soprattutto, aggiunge, “Sappiamo anche che le ostriche britanniche erano apprezzate dai romani, ed è del tutto possibile che alcune di queste ostriche siano tornate in Italia“.

Oltre al ruolo importante costituito nella dieta e alla possibile esportazione verso l’Italia, le ostriche avevano, ed hanno, un altro ruolo importantissimo. Si tratta di veri e propri filtri naturali, che, assorbendo carbonio e rilasciando ossigeno, contribuiscono a tenere l’acqua pulita e cristallina. Inoltre le barriere di ostriche aiutano ad evitare l’erosione delle coste.

sito di lavorazione foto ostriche

Si tratta di un vero e proprio toccasana naturale, buonissimo da mangiare e ottimo anche per il bene della natura. I romani forse ne apprezzavano solo il primo lato, oggi noi, più consapevolmente, siamo chiamati a rispettare anche l’altro.