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Foto del giorno: Terry Fox, correre contro il cancro

Foto del giorno: Terry Fox, correre contro il cancro

Fotografia di Doug Alward, Ontario, Canada, giugno 1980. Terry Fox corre la sua maratona contro il cancro, per sensibilizzare sulla tematica e, in particolar modo, per raccogliere fondi da donare alla ricerca. Non è affatto semplice raccontare la sua storia mantenendo un certo distacco, la rigorosa imparzialità tipica del narratore. Forse perché l’imparzialità è data dall’esistenza di due o più fazioni contrapposte, sulle quali poter o voler puntare. Qui invece il disinteresse decade, poiché Terry Fox lottò contro qualcosa di insostenibile, di orrendamente fatale: il cancro. In ogni sua forma e sostanza, non è altro che una condanna di fronte alla quale ci si può abbattere o, come fece l’atleta canadese, ci si può far forza e compiere un grande, immenso gesto.

Foto del giorno: Terry Fox, correre contro il cancro

La fotografia scattata nel terz’ultimo mese della sua Marathon of Hope (Maratona della Speranza) è una delle tante in grado di lanciare al mondo intero un messaggio dalla portata incommensurabile: mai arrendersi, neppure quando l’orizzonte è inevitabilmente segnato, perché c’è sempre il momento di dare un senso a ciò che siamo e a ciò che facciamo. Terry Fox, che a 18 anni perse una gamba a causa dell’osteosarcoma, non si arrese mai. Al contrario, la brutta diagnosi gli diede l’energia per gridare al mondo “finché ci sarò, combatterò”.

Terry Fox volto

Nel 1977, esattamente la notte prima dell’operazione che avrebbe comportato l’amputazione della gamba, Terry venne a conoscenza di una storia che gli fu di enorme ispirazione. Era un articolo di giornale che riportava la notizia di Dick Traum, il primo uomo ad aver subito un’amputazione dell’arto inferiore e ad aver completato la celebre maratona di New York. Terry comunicò alla sua famiglia di voler intraprendere un allenamento dalla pluriennale durata per compiere una simile impresa. Dopo mesi e mesi di duro e doloroso allenamento, il ragazzo rese esplicito il suo piano: attraversare il Canada di corsa per raccogliere fondi da indirizzare alla ricerca sul cancro. L’obiettivo era un dollaro per ogni abitante canadese, all’epoca 24 milioni.

Terry Fox giovane atleta

Grazie ad una protesi da corsa su misura per la gamba destra, il 12 aprile 1980 partì da St. John’s, Terranova. Stabilì come traguardo la città di Victoria, nella Columbia Britannica. Seguirono 143 giorni di corsa, ben 5.373 km percorsi, con una media di 42 km al giorno. Come si evince dalle sue memorie, non fu una traversata liscia. Nelle varie province incontrò sostegno così come indifferenza, amore come apatia. Alcune vetture della polizia dovettero scortarlo (accadde in Ontario) perché alcuni autisti, non comprendendo l’entità della corsa, si lamentarono del fatto che Terry fosse d’intralcio al traffico.

Terry Fox inizio maratona

Dopo le primissime difficoltà, dovute ad una scarsa pubblicizzazione dell’evento, la campagna di Fox cominciò a prendere piede. Politici, imprenditori e celebrità presero a sponsorizzare la Maratona della Speranza. Alcuni iniziarono a correre dietro il ragazzo; ci fu un caso in particolare che toccò il cuore dell’atleta. Nell’agosto, quando Terry Fox si trovava all’altezza di Terrace Bay, Ontario (5.000 e rotti km dalla partenza), un ragazzino di nome Greg si accodò. Greg aveva 10 anni e come il giovane che correva di fronte a lui aveva perso una gamba a causa del cancro. Il fatto non gli impedì di prendere la sua bicicletta e pedalare per 4 km.

Terry Fox durante maratona Canada

Arrivato a Thunder Bay, dopo 143 giorni di sfiancante ritmo, Terry accusò dei lancinanti dolori al petto. L’intervento dei paramedici determinò la fine della maratona. Le immediate radiografie resero concrete le paure di dottori e familiari: l’osteosarcoma, partito dal ginocchio, si era diffuso in tutto il corpo, toccando i polmoni.

Terry Fox fine maratona e ricovero

La corsa di Terry Fox si interruppe ma non terminò in quel settembre 1980, perché chi colse il messaggio volle proseguire l’impresa. L’emittente televisiva CTV organizzò la continuazione della maratona fino all’obiettivo prestabilito, la città di Victoria. Parteciparono numerose celebrità (uno su tutti, Elton John) e la raccolta fondi si ingrossò notevolmente. Ai quasi tre milioni raccolti da Terry Fox se ne aggiunsero i sette della “rinnovata” maratona. Nel febbraio 1981, quando quest’ultima parte di maratona finalmente si conclusa, la raccolta fondi per la ricerca sul cancro raggiunse i 24 milioni di dollari. Come previsto, un dollaro per ogni canadese.

Il Canada conferì in quello stesso anno la Companion of the Order of Canada a Terry Fox. Si tratta della più alta onorificenza civile e ancora oggi l’atleta è il più giovane ad averla mai ricevuta. Il 27 giugno 1981 il ragazzo ancora 22enne entrò in coma e il giorno dopo, il 28, arrivò la dipartita. Per volontà della Camera dei Comuni fu dichiarato lutto nazionale. Il premier Pierre Trudeau affermò: «Accade molto raramente nella vita di una nazione che lo spirito coraggioso di una persona unisca tutti i popoli nella celebrazione della sua vita e nel lutto della sua morte. Esprimo a nome di tutto il popolo canadese la nostra profonda gratitudine per il dono che Terry ha fatto a tutti noi, il dono del suo sconfinato coraggio e della sua speranza».

Terry Fox monumento Canada

Grazie a quella combattività, mai doma neppure di fronte all’inevitabile, oggi esiste una fondazione che a nome di Terry Fox ha raccolto più di 900 milioni di dollari in donazioni. La stessa organizzazione senza scopo di lucro organizza ogni anno la Maratona della Speranza (Terry Fox Run). Si tratta della più grande raccolta fondi giornaliera al mondo per la ricerca sul cancro, che coinvolge più di tre milioni di uomini, donne, anziani e bambini provenienti da tutto il globo.