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Foto del giorno: precipitare per errore dalle cascate del Niagara...

Foto del giorno: precipitare per errore dalle cascate del Niagara…

Fotografia di anonimo, Horseshoe Falls (cascate del Niagara), Stato di New York, USA, 1º ottobre 1995. Il californiano Robert Overacker, 39enne all’epoca dei fatti, tenta una discesa controllata dalla sommità delle cascate del Niagara. Il tentativo si tramutò purtroppo in una tragedia, di cui oggi ricordiamo i dettagli servendoci di una fotografia per certi versi “iconica”.

Foto del giorno: precipitare per errore dalle cascate del Niagara...

Sono tanti i casi simili trattati in questa e in altre sedi. Ricorderete la folle impresa di Annie Edson Taylor, che pensò bene di buttarsi giù dalle cascate chiusa all’interno di un barile di legno. Impossibile dimenticarsi poi di Bobby Leach, il britannico che emulò la Taylor, chiudendosi tuttavia dentro una sorta di involucro in ferro battuto. Storie come tante altre se ne videro nel celebre confine tra Stati Uniti e Canada. Storie di gente alla ricerca di fama, di uomini e donne desiderosi di sfidare la sorte per poi poter gridare al mondo di avercela fatta (salvo poi soccombere…); vicende di altri tempi insomma.

Negli anni ’90 del XX secolo le imprese di questo tipo non erano più legali. Le autorità canadesi, in accordo con quelle statunitensi, avevano messo al bando le discese deliberate senza autorizzazione, proprio per i rischi estremi e per scoraggiare l’emulazione. Ciononostante, qualcuno continuava a provarci. Qualcuno come Robert Overacker, nato nel 1956 a Santa Monica e convinto di dover perseguire un obiettivo nella vita: sensibilizzare sul tema della povertà, della più assoluta indigenza, e sull’amara quotidianità dei senzatetto americani.

cascate del Niagara Robert Overacker

Overacker aveva un cuore nobile, questo è fuori d’ogni dubbio, però questa sua sensibilità lo condusse alla disgrazia. Decise di lanciarsi dalle Horseshoe Falls (il terzo e più grande salto d’acqua che assieme alle American Falls e Bridal Veil Falls formano le cascate del Niagara). La sua idea non prevedeva barili o capsule dalla dubbia forma. Overacker pianificò di lanciarsi a bordo di una moto d’acqua, accelerare fino all’orlo delle Horseshoe Falls e attivare un paracadute al momento del distacco, così da planare in sicurezza nel bacino sottostante.

cascate del Niagara uomo moto d'acqua

Il 1º ottobre 1995, Overacker salì sulla moto d’acqua e imboccò il fiume Niagara. Testimoni raccontarono che l’uomo appariva calmo e concentrato. Giunto a poche decine di metri dal ciglio, aumentò la velocità. Secondo quanto riportato dalla polizia regionale del Niagara e da vari articoli, al momento del salto Overacker attivò correttamente il meccanismo di apertura del paracadute, ma si verificò un problema a dir poco drammatico. Come da copione, il paracadute si aprì. Tuttavia, la cinghia che avrebbe dovuto fissarlo alla sua imbracatura si staccò di colpo. L’incidente bastò a trasformare la discesa controllata in un precipizio verso la morte certa.

cascate del Niagara dipinto salto di Overacker 1995

La moto d’acqua si schiantò più in basso, mentre Overacker cadde per circa 55 metri. Di quell’esatto istante esiste una cattura in immagine che vale più di mille parole. L’uomo è sospeso nel vuoto, bloccato lì, nell’aria, solo dalla forza immortalante del medium fotografico. L’istante, per quanto emotivamente impattante, rappresenta uno spaccato fisso di una realtà fluida. Una realtà che ha per epilogo l’impatto mortale del 39enne californiano con lo specchio d’acqua.