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Foto del giorno: l'incontenibile Pinatubo, la seconda eruzione più grande del XX secolo

Foto del giorno: l’incontenibile Pinatubo, la seconda eruzione più grande del XX secolo

Fotografia di anonimo, Vulcano Pinatubo, Filippine, 12 giugno 1991. Una colonna eruttiva si alza dal cratere del vulcano verso il cielo, prodromo di sventure successive e ingenti danni naturali e umani. L’eruzione del Pinatubo sarà la seconda più grande di tutto il XX secolo, dopo quella del Novarupta in Alaska, nel 1912. Il sisma che vi racconteremo oggi causerà oltre 800 morti, lasciando una ferita importante nel cuore delle Filippine difficile da spiegare a parole.

Foto del giorno: l'incontenibile Pinatubo, la seconda eruzione più grande del XX secolo

La nostra storia odierna comincia qualche tempo prima della data sopra indicata: è il 16 luglio del 1990 e un terremoto di magnitudo 7.8 colpisce l’isola di Luzon, la più grande di tutte le Filippine. Strutture inadeguate e quel fattore sorpresa dei terremoti che continua ad essere una costante di morte e distruzione sicure contribuiranno alla morte di ben 1450 persone. Ma la conseguenza più grave di quel terremoto, forse, non sarà l’ingente numero di morti.

Il sisma dell’estate 1990 non era stato un singolo evento distruttivo, ma l’innesco di una serie di eventi distruttivi che avrebbero interessato il Sud-Est Asiatico. Il 15 marzo 1991 arrivarono i primi segnali lampanti: la porzione nord-ovest del vulcano tremava sempre più intensamente, tanto che gli abitanti dei villaggi vicini capirono subito: il Pinatubo era di nuovo sveglio, quel terremoto dell’anno prima ne aveva disturbato il sonno profondo.

Pinatubo foto cratere

Il 2 aprile ci fu la prima eruzione freatica (quella di acqua, vapore, rocce e bombe vulcaniche, oltre alla cenere, chiaramente). Come se ciò non bastasse, il Pinatubo diede un altro segnale evidente del suo imminente risveglio. A metà maggio la quantità di anidride solforosa rilasciata quotidianamente passò da 500 a 5000 tonnellate, praticamente decuplicando.

I segnali c’erano tutti, ed erano abbastanza chiari. Per fortuna intervennero l’Istituto filippino di vulcanologia e sismologia e altri enti anche internazionali a spronare le autorità locali per evacuare le popolazioni locali. Ogni giorno, inoltre, veniva diramato un bollettino sullo stato del pericolo e su come comportarsi. Insomma, ci si preparava ad affrontare un grande nemico naturale. Ma tra uomo e natura, si sa, il confronto non è mai stato alla pari…

Pinatubo immagine fuga

Il 7 giugno 1991 cominciò la seconda eruzione più forte del XX secolo che coinvolte, direttamente o indirettamente, 2,1 milioni di persone. In 300 morirono direttamente durante l’eruzione stessa, per il crollo dei tetti sotto l’ingente peso della cenere bagnata. Secondo le stime però le vittime collaterali arrivano ad oltre 800-850. Anche i danni all’agricoltura e all’economica furono a dir poco ingenti e la ferita che lasciò madre natura solo col tempo si cicatrizzò.