Storia Che Passione
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Foto del giorno: la maledizione del set di Poltergeist

Fotografia di autore sconosciuto, California, Stati Uniti d’America, 1982. Nella foto possiamo vedere Steven Spielberg circondato dai giovani protagonisti dei film ET e Poltergeist. Ebbene: proprio per quest’ultimo film la storia cinematografica ci parla di una sorta di “maledizione”. Questo perché molti dei membri del cast morirono prematuramente.

La maledizione del film Poltergeist

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All’epoca Steven Spielberg si stava barcamenando su due set. Da una parte dirigeva il film ET, ma dall’altra dava qualche indicazione anche in merito al film Poltergeist, visto che il soggetto era suo. Tuttavia, ufficialmente, la regia di Poltergeist era nelle mani di Tobe Hooper, visto che Spielberg non aveva il dono dell’ubiquità.

La location principale del film fu quella relativa a una casa su Roxbury Street, a Simi Valley, in California. Il film, realizzato nel 1982, è diventato un classico dell’horror. La storia ruota intorno alla classica famigliola americana di classe media la cui vita è stravolta a seguito di una serie di eventi paranormali, fra cui la sparizione di Carol Anne, la figlia minore interpretata da Heather O’Rourke.

Il film fu un successo, ebbe un paio di sequel e un remake e ancora oggi è alla base di molte pellicole similari. Tuttavia non tutti sanno che sul film aleggia la leggenda di una maledizione. I sostenitori di tale tesi sostengono che strani eventi e tragedie inspiegabili si svolsero sul set del film. E anche dopo. Insomma, si tratta di una vicenda che ricorda un po’ la maledizione di Tutankhamon.

Tutto pare che sia iniziato sul set. L’attrice JoBeth Williams, che intepretava la madre Diane Freeling, in una scena cardine del film cade in una piscina in costruzione piena di resti umani. La Williams ha sempre spiegato di non aver mai saputo durante le riprese che, come oggetti di scena, avessero usato dei veri scheletri umani.

Ha scoperto di essere caduta in una piscina piena di veri scheletri solo anni dopo quando, parlando con uno dei ragazzi degli effetti speciali e facendogli i complimenti per quanto fossero realistici quegli scheletri, venne a sapere che quelli erano scheletri reali.

Considerate che erano gli anni Ottanta e quella era una pratica comune all’epoca, visto che costavano di meno rispetto agli scheletri di plastica. Comunque sia, nella docuserie Cursed Films, i fan hanno immaginato che la maledizione possa essere nata dai vecchi proprietari delle ossa, indignati per l’uso che era stato fatto dei loro resti.

Ovviamente si viaggia nel campo del paranormale e della fantasia, in questo caso. Non sappiamo se ci fu o meno una maledizione sul film. E neanche se il film fu perseguitato da fantasmi vendicativi.

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Crediti foto: @Warner Bros. Entertainment

L’unica cosa certa è che diversi membri del cast morirono o durante le riprese o poco dopo. La stessa bimba protagonista, Heather O’Rourke, morì. Nel 1987, infatti, le diagnosticarono per errore il morbo di Crohn che curarono con cortisone e sulfamidici anche durante le riprese di Poltergeist III.

Questi farmaci, però, le causarono un gonfiore al viso fino a quando nell’autunno del 1987 non le ridussero le dosi. Tuttavia a gennaio del 1988 si ammalò di nuovo. Inizialmente i dottori pensarono a una banale influenza. Ma i sintomi peggiorarono velocemente, tanto che collassò a casa e, durante il trasporto in ospedale, ebbe un primo arresto cardiaco.

I medici riuscirono a rianimarla, ma ore dopo ebbe un nuovo arresto cardiaco durante un intervento chirurgico per risolvere un’occlusione intestinale. Heather non sopravvisse al secondo arresto cardiaco e morì a soli 12 anni. A quanto pare la piccola non soffriva di morbo di Crohn, ma di una forma di stenosi congenita dell’intestino aggravata da shock settico.

La sua morte fu uno shock per tutti, ma a dire il vero non fu la prima tragedia insolita a colpire uno dei membri del cast di Poltergeist. Dominique Dunne, la quale vestiva i panni della sorella maggiore di Heather, morì anche lei prima del tempo. L’ex fidanzato la aggredì e strangolò subito dopo l’uscita del film. L’attrice perse i sensi e fu ricoverata in ospedale, ma non riprese mai conoscenza. Morì dopo cinque giorni.

Vittima di omicidio fu anche Lou Perryman, che nel film interpretava Pugsley. Tuttavia la sua morte avvenne anni dopo l’uscita della pellicola. Infatti morì nel 2009, ucciso da un’ascia brandita da un ragazzo appena uscito di prigione per rapina. Il ragazzo spiegò di essere entrato in casa per rubare l’auto dell’attore e di averlo poi assassinato.

Altre due morti, poi, contribuirono ad alimentare la leggenda della maledizione del set di Poltergeist. Julian Beck, protagonista di Poltergeist II, morì nel 1985, prima dell’uscita della pellicole nelle sale nel 1986, a causa di un tumore allo stomaco diagnosticato anni prima.

Morì anche Will Sampson, che in Poltergeist II aveva interpretato Taylor, uno sciamano nativo americano. Effettivamente Sampson, nella vita reale, era davvero uno sciamano e arrivò a dire al cast e alla troupe che il set era infestato. Decise così di effettuare un esorcismo e, a detta della troupe, dopo quell’esorcismo sul set non ci furono altri strani eventi inquietanti.

Tuttavia anche Sampson morì nel 1987, un anno dopo l’uscita del film, a causa di un’insufficienza renale e un’infezione post operatoria sorte a seguito di un trapianto di cuore e polmoni. L’attore Craig T. Nelson raccontò, poi, di essere andato a far visita alla tomba dell’amico e collega e di aver sentito il ronzio costante delle cicale sugli alberi interrompersi di colpo, in maniera assai inquietante.

Ancora: durante tutte le riprese del film, cast e troupe lamentarono diversi episodi insoliti e inquietanti. Per esempio, JoBeth Williams raccontava che, quando tornava a casa dal set di Poltergeist, trovava quadri e arazzi storti. James Kahn, autore del romanzo promozionale del film, lamentava il fatto che, mentre si trovava a scrivere di tuoni e fulmini nell’ufficio di Steven Spielberg, si scatenò una tempesta con tuoni e fulmini proprio fuori dalla finestra. Le luci iniziarono a vacillare e l’unità di aria condizionata che si trovava nell’ufficio esplose, colpendo Kahn alle spalle.

Dominique Dunne una volta vide una libreria cadere e lanciare libri per la stanza. E strani incidenti capitarono anche sul set di Poltergeist II. Un effetto speciale malfunzionante che avrebbe dovuto simulare il vomito, si ruppè più e più volte. Così l’attore Craig T. Nelson fu costretto a fingere di vomitare per più di 10 ore. Al termine delle riprese, Brian Gibson spedì tutti a casa. Ma il giorno dopo scoprì che qualcosa aveva rovinato la pellicola, costringendo l’attore ad altre 10 ore di vomito fittizio.

Problemi ci furono anche nella grotta finale del film. Nelson sostenne che lì dentro ci fosse un’atmosfera inquietante. Così Will Simpson ispezionò il set per cercare energie negative. E le trovò: secondo lui provenivano dagli scheletri di scena. Che, indovinate un po’, erano di nuovo veri.

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Crediti foto: @Warner Bros. Entertainment

Inutile dire che eventi inquietanti ci furono anche in Poltergeist III. All’epoca Heather era già malata, ma nonostante tutte decise di riprendere il suo ruolo. Tornò sul set anche Zelda Rubinstein, ma gli altri membri del cast non vollero tornare. E forse ebbero ragione. Durante le riprese si ruppe un dispositivo noto come “catapulta subacquea” che lacerò la gamba di uno stuntman.

Il regista Gary Sherman si fratturò una gamba e un ingegnere edile che doveva aiutare lo staff di produzione fu trovato morto sulla sua sedia a metà turno. Certo, possiamo anche dire che la scelta della location non fece nulla per risollevare il morale della troupe. Infatti scelsero la John Hancock Tower di Chicago, dove più di un centinaio di operai erano morti durante la sua costruzione.

E ancora: un effetto speciale si ruppe causando un incendio che obbligò i vigili del fuoco a fuggire dal set per salvarsi la vita, con un addetto alla manutenzione rimasto intrappolato. Fu salvato da uno stuntman coraggioso che tornò indietro, recuperando nel contempo anche telecamere e pellicola. Che dire? Si può tranquillamente parlare di una maledizione di Tutankhamon in salsa Hollywood. O questo o davvero la produzione di Poltergeist era maledetta. A voi la scelta.