Una teoria assai diffusa è che i dinosauri fossero in declino già prima dell’impatto dell’asteroide. Ma se in realtà non fosse proprio così? Tale teoria si basa sul presupposto che, apparentemente, prima dell’impatto dell’asteroide, 66 milioni di anni fa, ci sia stata una diminuzione del numero di specie di dinosauri. E se non ci fosse stata alcuna riduzione del numero di specie? E se semplicemente il ridotto numero di dinosauri dell’epoca dipendesse dal fatto che noi non siamo ancora riusciti a trovarli?
Dubbi sul declino dei dinosauri prima dell’impatto dell’asteroide

Uno studio pubblicato su Current Biology ha analizzato la documentazione fossile del Nord America nei 18 milioni di anni precedenti l’impatto dell’asteroide alla fine del Cretaceo (fra 66 e 84 milioni di anni fa). Di primo acchito, visti così, questi fossili sembrano suggerire che il numero di specie di dinosauri abbia raggiunto il suo picco circa 75 milioni di anni fa, salvo poi diminuire nei 9 milioni di anni precedenti l’impatto dell’asteroide.
Tuttavia i ricercatori hanno guardato la questione da un altro punto di vista e hanno scoperto che tale tendenza era dovuta al fatto che era meno probabile che venissero scoperti fossili risalenti a quel periodo. Ciò non perché c’erano davvero meno specie, ma solamente perché erano meno numerosi i siti con rocce esposte e accessibili risalenti al Cretaceo più recente, quello più vicino all’impatto.
Il dottor Chris Dean, autore principale dello studio, ha spiegato che si tratta di un argomento assai dibattuto, da più di 30 anni. I dinosauri erano davvero già in via d’estinzione prima dell’impatto dell’asteroide? Secondo il ricercatore non è proprio così.
Analizzando la documentazione fossile, hanno scoperto che la documentazione di quattro cladi di dinosauri peggiora sensibilmente durante gli ultimi 6 milioni di anni prima dell’impatto dell’asteroide. La probabilità di trovare fossili di dinosauro diminuisce, mentre la probabilità che i dinosauri vivessero in queste zone all’epoca rimane stabile. Il che vuol dire che bisogna prendere con le molle la documentazione fossile.
Dean ha poi continuato spiegando che la metà dei fossili risalenti a quel periodo si trovavano in Nord America. Il che suggerisce che qui vivessero bene prima dell’impatto dell’asteroide, con potenzialmente una maggior diversità di specie rispetto a quanto rivelato dalla documentazione geologica.

Lo studio ha analizzato quattro cladi di dinosauri:
- Ankylousaridae: erbivori corazzati, fra cui l’Ankylosaurus dalla coda a clava
- Ceratopsidae: grandi erbivori con tre corna, fra cui il Triceratopo
- Hadrosauridae: erbivori a becco d’anadra come l’Edmontosarurus
- Tyrannosauridae: carnivori come il Tyrannosaurus rex
Suddividendo il Nord America in una griglia, sulla base di geologia, geografi e clima dell’epoca, hanno stimato in quante celle di questa griglia vivessero i quattro tipi di dinosauri. Hanno così scoperto che, durante gli ultimi 18 milioni di anni del Cretaceo, la proporzione di terre emerse occupata dai quattro cladi rimase costante. Quindi l’habitat era stabile e il rischio di estinzione basso.
Contemporaneamente hanno anche cercato di stabilire quale fosse la probabilità che i quattro tipi di dinosauro fossero trovati in ogni area. I ricercatori hanno così scoperto che la probabilità di ritrovamento diminuiva in questo periodo, a causa probabilmente della quantità di roccia esposta e accessibile.

Il dottore Alessandro Chiarenza, coautore dello studio, ha sottolineato che se si prendono per buoni i reperti fossili, si finisce col concludere che i dinosauri fossero in declino già prima dell’impatto dell’asteroide che ne causò la loro estinzione definitiva. Tuttavia il nuovo studio dimostra che questo apparente declino fu il risultato di una finestra di campionamento ridotto, provocato da cambiamenti geologici avvenuti in questi strati fossiliferi dell’ultimo Mesozoico. Tali cambiamenti probabilmente furono causati dalla tettonica, con il sollevamento di montagne e l’abbassamento del livello del mare.
Significa che pre-asteroide potrebbe non esserci stata una reale fluttuazione della biodiversità delle specie di dinosauri. Potrebbe anche voler dire che, forse, i dinosauri non erano destinati all’estinzione alla fine del Mesozoico. Magari, se non fosse stato per l’asteroide, potremmo ancora condividere il pianeta con noi.