Dopo il successo della Prima Crociata, indetta da Papa Urbano II nel 1095, iniziata l’anno successivo e conclusasi nel 1099 con la presa di Gerusalemme, si materializzò un bel problema: in che modo si poteva difendere il territorio conquistato in Terrasanta? Alcuni crociati decisero di organizzarsi in veri e propri ordini cavallereschi. In tale contesto nacque l’Ordine dei Cavalieri Templari.
A dir la verità, i primi ad affermarsi sotto il nome di un ordine monastico-cavalleresco furono i Canonici del Santo Sepolcro (dalla cui costola sorsero i Templari), nati per volontà di Goffredo di Buglione, colui che assediò e conquistò Gerusalemme. Seguirono gli ospitalieri di San Giovanni (oggi Ordine dei Cavalieri di Malta).
Due dei cavalieri più fidati del sopracitato signore di Buglione, ovvero Hugues de Payns e Goffredo di Saint-Omer decisero di dar vita all’Ordine del Tempio. Obiettivo: garantire l’incolumità di tutti i pellegrini che si recavano in Terrasanta. Purtroppo la scarsità di documenti a disposizione rendono difficile una ricostruzione attendibile dei primi anni dei templari. Tuttavia è comunemente riconosciuto il 1120 come anno di nascita.
Nel 1127 i templari chiesero alla Santa Sede l’approvazione. L’allora Papa Onorio II convocò il Concilio di Troyes, nel quale affrontò il tema: si stabilì come i templari dovessero seguire la regola di San Benedetto da Norcia (anche se con molti prestiti dalla regola di Sant’Agostino) e come dovessero indossare un saio bianco con una croce rossa al centro.
Si dice che anche Bernardo di Chiaravalle avesse contribuito alla scrittura della “Regola Primitiva” templare. L’affermazione in Europa dell’ordine non tardò ad arrivare. Le principali potenze europee “investirono” sui templari, facendo confluire uomini, armi e ricchezze. Ben presto i templari, da monaci-cavalieri, si trasformarono in potenti personalità dall’enorme spessore politico ed economico. Basti pensare che tra il XII e il XIV secolo l’ordine si pose a capo di un sistema finanziario e bancario talmente grande da risultare “scomodo” a molti sovrani europei.
Questa crescita esponenziale coincise però con la fine dell’Ordine Templare. Il re francese Filippo IV il Bello, stanco delle insinuazioni templari e volenteroso di porre fine all’egemonia bancaria in Francia dell’ordine, fece di tutto per liberarsi di loro. Ci riuscì, convincendo il Papa e terminando l’avventura leggendaria dei templari nel 1312. Il mito dei templari però non cessò di vivere, sopravvivendo fino ai giorni nostri.