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Accadde oggi: 2 maggio

Accadde oggi: 2 maggio

Almanacco del 2 maggio, anno 1660: nasce a Palermo colui che si distinguerà come uno dei massimi compositori italiani del periodo barocco, ovvero Alessandro Scarlatti. Illustre rappresentante della scuola musicale napoletana – spesso erroneamente presentato come il suo fondatore – e rivoluzionario maestro di musica, venne soprannominato dai suoi coevi “l’Orfeo italiano”. Il suo contributo artistico non solo sarà universalmente apprezzato, ma fungerà da esempio a mostri sacri della musica classica che si imporranno mezzo secolo dopo la sua dipartita. Uno su tutti: Wolfgang Amadeus Mozart.

Accadde oggi: 2 maggio

Alessandro Scarlatti nacque a Palermo (alcune fonti indicano Trapani come luogo natale) il 2 maggio 1660, all’epoca capitale del Regno di Sicilia sotto il dominio spagnolo. L’arte, e in particolare canto e musica, ce l’aveva nel sangue. La famiglia Scarlata – Scarlatti solo dal 1672 – espresse talenti canori come quello di Anna Maria Scarlatti e Tommaso Scarlatti, o validissimi musicisti come Francesco Scarlatti, che pure ebbe una brillante carriera. Alessandro però si elevò un gradino sopra tutti gli altri.

Si trasferì a Roma all’età di 12 anni. Si è soliti dire che a fornire i primi insegnamenti musicali sia stato l’anziano Giacomo Carissimi, uno dei più importanti compositori di musica sacra della generazione precedente, morto nel 1674. Tuttavia non esistono documenti che attestino tale informazione. Quale che sia la verità, il dato di fatto incontrovertibile ci dice che raggiunta la maggiore età, Scarlatti si era già fatto un nome nella città papale. Neppure ventenne, con già qualche opera di successo, ottenne la protezione di Cristina di Svezia, la celebre regina convertitasi al cristianesimo e rifugiatasi nell’Urbe.

2 maggio composizione Scarlatti

Col supporto incondizionato della sovrana svedese e della famiglia Bernini, sua prima impresaria, Alessandro Scarlatti conobbe uno scatto di carriera senza pari. Successi quali Equivoci nel sembiante, L’honestà negli amori (1680), Tutto il mal non vien per nuocere (1681), e poi Il Pompeo (1683) e L’Arsate (1683) lo consacrarono nell’olimpo degli operisti italiani del tardo Seicento. Nel 1684 lasciò Roma per Napoli, accettando la nomina del viceré, il marchese del Carpio, a maestro della Real cappella di Napoli. Qui dominò la vita musicale cittadina per decenni, diventando il punto di riferimento della scuola napoletana. La capitale del vicereame, grazie a Scarlatti, divenne uno dei principali centri musicali europei.

2 maggio cardinale Pietro Ottoboni mecenate

Nonostante il soggiorno partenopeo, Scarlatti mantenne saldi rapporti con alcune delle famiglie romane più eminenti. I suoi principali mecenati rispondevano ai nomi di Benedetto Pamphilj e Pietro Ottoboni, entrambi influenti cardinali. Non mancarono collaborazioni con la famiglia de’ Medici, nello specifico con il Gran principe di Toscana, Ferdinando de’ Medici – senza il quale mecenatismo forse, e dico forse, non avremmo avuto il pianoforte.

Con l’avvento del XVIII secolo, Alessandro Scarlatti iniziò a spostarsi per lo stivale, accompagnato dal figlio Domenico, a sua volta enorme genio musicale. Trascorse anni felici a Firenze e Venezia, tornando saltuariamente a Roma. Al crepuscolo della sua vita, Alessandro Scarlatti fece ritorno a Napoli, ove continuò a comporre fino al 1725, anno della sua morte.

2 maggio Alessandro Scarlatti

Compositore eclettico, Scarlatti toccò anche altri generi in voga nel suo tempo: dal concerto grosso alla sonata, passando per il mottetto e la messa. Della cantata fu tuttavia un maestro indiscusso. Scarlatti è considerato il massimo esponente della “scuola napoletana” di opera seria, che avrebbe dominato i teatri europei per tutto il XVIII secolo. Le opere del maestro nato il 2 maggio 1660 stabilirono modelli formali che sarebbero stati seguiti da compositori come Pergolesi, Porpora, Hasse. Modelli che, come detto in apertura, influenzarono autori del calibro di Gluck e Mozart.