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Trovato il tesoro perduto dell’imperatore

Finalmente è stato trovato e recuperato il tesoro perduto dell’imperatore. No, non abbiamo sbagliato a scrivere il titolo del romanzo di Steve Berry. E non si tratta neanche del titolo del prossimo film Disney. Il tesoro perduto è quello di Nintoku, il 16esimo imperatore del Giappone, in carica dal 313 al 399 d.C.

Il tesoro perduto dell’imperatore Nintoku

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Crediti foto: @Google Earth

Tale tesoro perduto potrebbe provenire dal Daisenryo Kofun. Si tratta della tomba Kofun più grande del Giappone. Situata nella prefettura di Osaka, si pensa che qui sia sepolto proprio l’imperatore Nintoku.

La tradizione che portò a costruire le tombe Kofun iniziò alla fine del III secolo d.C. La forma più utilizzata era quella dello “zenpo-koen-fun”. Si trattava di un tumulo a forma di buco della serratura, con un’estremità circolare e una trapezoidale.

Gli oggetti funerari furono acquistati dall’Università Kokugakuin nel 2024, tramite un mercante d’arte. I reperti provenivano dalla collezione privata di Masuda Takashi, un industriale e collezionista d’arte giapponese vissuto fra la seconda metà del XIX e la prima metà del XX secolo.

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Crediti foto: @Museo dell’Universià Kokugakuin

A sua volta Takashi probabilmente aveva acquistato gli oggetti da Kaichiro Kashiwagi, un costruttore che aveva lavorato al restauro del Daisenryo Kofun nel 1872, a seguito di una frana. Proprio durante quei lavori era tornata alla luce parte della camera funeraria in pietra. Fu proprio Kashiwagi a documentare ciò che trovò all’interno, salvo poi riempire di nuovo la camera in quanto all’epoca gli scavi esplorativi erano proibiti.

Verosimilmente Kashiwagi si tenne qualche ricordino. Anzi: è una certezza visto che parte degli oggetti recuperati erano avvolto in carta dell’epoca con etichette scritte a mano e sigilli di Kashiwagi.

archeologo

Fra i reperti ritrovati figurano un coltello cerimoniale placcato in oro e tre frammenti di armatura dorata. Il coltello presenta una lama in ferro alloggiata nel fodero originale in cipresso giapponese. Inoltre è racchiusa in una piastra di rame placcata in oro spessa 0,5 mm e fissata con cinque rivetti d’argento. Probabilmente aveva scopi cerimoniali.

I frammenti di armatura, invece, sono in ferro rivestito in oro. Il che indica che anche l’armatura non era utilizzata in battaglia.