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Trovato il sito dove George Washington fermò un caso mortale di fuoco amico

In Pennsylvania gli archeologi hanno fatto un’importante scoperta per quanto riguarda la storia locale. In pratica sono riusciti a identificare il luogo preciso dove George Washington, all’epoca agli inizi della sua carriera militare, riuscì a sventare u caso potenzialmente mortale e drammatico di fuoco amico.

Prodezze militari del giovane George Washington

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Crediti foto: @Charles Willson Peale/ Public domain

Un fatto poco noto della carriera militare di Washington racconta che, durante la guerra franco-indiana, nella nebbiosa sera del 12 novembre 1758, Washington utilizzò la sua spada per bloccare fisicamente dei moschetti. In questo modo impedì che dure gruppi di soldati della Virginia si trucidassero fra di loro scambiandosi per nemici.

In realtà è dal 2021 che l’archeologo Jonathan Burns del Juniata College guida un team di ricercatori per cercare di localizzare questo specifico campo di battaglia perduto e dimenticato da tutti. Indagando in un terreno privato a circa tre km da Fort Ligonier, ecco che tramite droni, metal detector e una mappatura computerizzata, sono riusciti a scoprire centinaia di manufatti del XVIII secolo.

Così come riportato sullo Smithsonian Magazine, gli scavi hanno riportato alla luce reperti come palle di moschetto, bottoni di uniformi, fibbie e munizioni. Queste scoperte si sposavano perfettamente con i resoconti degli spostamenti delle truppe durante questo scontro. Così gli archeologi sono riusciti a individuare l’esatto luogo dove Washington compì la sua impresa.

L’incidente del fuoco amico avvenne mentre l’esercito di Washington era accampato a circa 80 km da Fort Duquesne, all’epoca in mano ai francesi. Due gruppi di soldati della Virginia, più precisamente il reggimento guidato da Washington e quello guidato dal tenente colonnello George Mercer, si incontrarono nei boschi avvolti nella nebbia.

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Crediti foto: @Jeff Kubina CC BY-SA 2.0

Complice la scarsa visibilità e i problemi di comunicazione dell’epoca, i due gruppi, facenti parte dello stesso schieramento, pensarono invece di essere di fronte a nemici. Così aprirono il fuoco. Lo scontro fu caotico e ci furono parecchie vittime, fra i 13 e i 40 soldati.

Mentre le pallottole volavano ovunque, Washington cavalcò fra le line nemiche. Aveva infatti capito che si trattava di fuoco amico. Decise pertanto di usare la sua spada per abbattere i moschetti, impedendo così che i due gruppi di alleati continuassero a uccidersi a vicenda.

Sappiamo tante cose dell’incidente perché David Humphreys, amico e aiutante di campo di Washington, documentò dettagliatamente quanto accaduto in una biografia scritta intorno al 1786. In realtà Washington successivamente modificò il manoscritto con le sue “Osservazioni”, salvo poi ordinare all’amico di distruggerlo. Ma quest’ultimo se ne guardò bene e lo conservò al sicuro. Attualmente si trova a Fort Ligonier.

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Crediti foto: @Daderot/ CC0

Tornando all’episodio, ebbe esiti inaspettati. La confusione creata dallo scontro portò alla cattura di tre soldati francesi che rivelarono informazioni importanti soprattutto sui lati deboli di Fort Duquesne. I prigionieri, infatti, spifferarono ai nemici che il forte soffriva di carenza di persona e rifornimenti. Il che tornò assai utile per i nemici. Le forze britanniche, infatti, mossero subito contro il forte. I francesi, capendo di non avere speranze, abbandonarono e incendiarono la fortezza prima dell’arrivo degli inglesi.

Grazie a questa vittoria, gli inglesi ottennero il controllo sulla valle del fiume Ohio, elemento che si rivelò essenziale per la fine della Guerra dei Sette Anni.