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stadio romano

Spettacolare stadio romano ritrovato a Syedra, in Turchia

Andiamo in Turchia perché qui, nel sito di scavo dell’antica città di Syedra, gli archeologi hanno riportato alla luce un antico stadio romano risalente a 1.800 anni fa. Lo stadio vanta dimensioni notevoli, visto che è lungo circa 200 metri e largo 16 metri. Fra l’altro lo stadio risulta scavato direttamente nella roccia, impresa non certo facile, a un’altitudine di 340 metri sul livello del mare.

Gare e atletica nello stadio romano di Syedra

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Crediti foto: @AA/ Türkiye Today

A scoprire lo stadio romano è stato il team di archeologi guidato dal professore Ertug Ergurer dell’Università di Alanya Alaaddin Keykubat. Per secoli lo stadio era rimasto parzialmente nascosto alla vista, costruito così come era nella roccia naturale. Prima che iniziasse l’attuale campagna di scavi, dello stadio erano visibili solamente alcune sezioni delle file dei posti a sedere.

Le prime stime suggeriscono che lo stadio, ai tempi del suo massimo splendore, potesse ospitare fra i 2mila e i 3mila spettatori. Certo, niente a che vedere con la capienza del Colosseo, capace di ospitare 50mila persone (anche se qualcuno arriva a parlare anche di 70-80 mila spettatori). Ma comunque sia uno stadio di rispettabili dimensioni, cosa che lo rendeva un luogo di culto e di socialità importante per l’epoca.

Syedra era una città situata nel distretto di Alanya, nella provincia di Antalya. La città fu abitata ininterrottamente dal IX secolo a.C. Era un importante città portuale che assistette imperterrita all’ascesa e al declino di parecchie civiltà. E di tutte queste civiltà conserva diversi elementi architettonici e culturali. In essa, infatti, troviamo tracce della cultura ellenistica, romana, bizantina e selgiuchide.

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Crediti foto: @AA/ Türkiye Today

Tornando allo stadio, pare che la sezione settentrionale sia particolarmente ben conservata. Anche se ad oggi sono sopravvissute solamente le gradinate in pietra, secondo Ergurer, vedendo anche i resti di altri edifici della città, ecco che è probabile che le gradinate superiori fossero realizzate in legno.

Maggiormente rovinata la sezione meridionale, soprattutto a causa dei danni provocati dalle mura di fortificazione costruite in un secondo momento. A Syedra, poi, sono presenti circa 40 iscrizioni che indicano come la città fosse alquanto attenta allo sport, con particolare focus sulle gare di lotta e pugilato. Questi testi, inoltre, sembrano suggerire che lo stadio non ospitasse solamente competizioni atletiche, ma che fosse usato anche per feste religiose e celebrazioni imperiali.

stadio syedra
Crediti foto: @matzi01/ CC BY-SA 3.0

La presenza di un siffatto impianto sportivo sembra indicare che Syedra fosse una città molto prospera durante il periodo romano. Questo anche perché per costruire una struttura del genere ci vollero parecchie risorse e competenze.

I suoi costruttori, infatti, sfruttarono la topografia naturale del pendio per creare una struttura simile a un anfiteatro. Lo stadio, fra l’altro, è scavato direttamente nella roccia, il che richiese minimi lavori di fondamenta. Ma la scelta della sua location fu azzeccata: la vista e l’acustica qui erano spettacolari. Inoltre lo stadio era collegato anche al sistema di approvvigionamento idrico della città, comprensivo di cisterne e canali.