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Clementi ritratto intero

Sir Cecil Clementi, il più grande spacciatore “legale” di Cina

Dopo le due Guerre dell’Oppio la Cina era rimasta profondamente ferita economicamente e socialmente. I due scontri avevano visto una progressiva ingerenza delle potenze straniere nel commercio e nei porti cinesi. E di sicuro la popolazione cinese, dopo aver conosciuto l’oppio, non ci rinunciò così facilmente. E Sir Cecil Clementi, governatore inglese di Hong Kong, lo aveva capito benissimo.

Clementi ritratto intero

Il commercio illecito dell’oppio infatti galoppava. L’unica differenza era che non c’era più un controllo monopolistico da parte inglese. I produttori ed esportatori persiani favorivano invece fortemente i signori della guerra locali, che all’inizio del ‘900 proliferavano.

I governatori delle colonie imperiali britannici erano visibilmente contrariati dalla situazione creatasi. In particolare Clementi aveva denunciato a Londra che “la posizione del contrabbandiere di oppio diventerà ogni giorno più forte. Il mercato di Hong Kong è estremamente desiderabile”.

Clementi papavero oppio
Clementi

Il crollo della dinastia Quing, nel 1911, creò inoltre una forte situazione di instabilità politica, con i già citati signori della guerra in combutta fra di loro per il potere. Ognuno di questi signori puntava ad arricchirsi tramite il commercio illegittimo e a potenziare il proprio esercito per prendere definitivamente il potere.

I rifugiati politici si riversarono così in gran numero ad Hong Kong, facendo raggiungere alla città una quota di popolazione vicina al milione. Ciò aumentò notevolmente il consumo di oppio. Cecil pensò bene allora di acquistare direttamente l’oppio dalla Persia e commerciarlo “legalmente” nella città, mettendo alle strette tutti i contrabbandieri.

Clementi mappa Cina

Nonostante ciò produsse una frattura con Londra, Cecil fu un grande sovrano modernizzatore dell’area. Ricordato per l’abile amministrazione della provincia, non si fece menzione dopo la sua morte della sua carriera da spacciatore di oppio. Insomma, di necessità fece virtù, anche andando contro il governo centrale, ma ciò nulla tolse alla sua idea ed ai benefici economici che questa portò, per quanto eticamente sbagliata fosse.