Cosa hanno in comune la chimica e la mitologia? Beh, di sicuro il nome di alcuni elementi. La tavola periodica degli elementi contiene 118 elementi. Ebbene: 19 di questi elementi prendono il nome da famosi personaggi storici. Pensiamo all’Einstenio (99, Es), al Curio (96, Cm) e al Nobelio (102, No). Ma andando a spulciare bene, ci sono alcuni elementi chimici i cui nomi derivano da personaggi mitologici.
Chimica e personaggi mitologici, un sottile legame

Sono ben 17 gli elementi chimici della tavola periodica degli elementi che prendono il nome da personaggi mitologici, sia uomini che donni (incluse divinità varie).
Iridio (77, Ir) – Il suo nome deriva da Iride o Iris, la dea greca dell’arcobaleno. Era considerate una delle dee più belle. Solitamente è raffigurata con lunghi riccioli biondi, il corpo coperto da un velo sottile, a volte ha delle piccole ali e lascia dietro di sé un arcobaleno.
Era la figlia di Taumante ed Elettra, prima di diventare una serva di Era, la regina degli Dei. Suoi il compito di trasportare i messaggi per conto dei suoi superiori.
Promethium (61, Pm) – Prende il suo nome da Prometeo, Titano che sfidò gli dei dell’Olimpo rubando il fuoco e donandolo all’umanità. Per punirlo, Zeus lo condannò essere legato per l’eternità a una roccia. Un’aquila, simbolo di Zeus, ogni giorno andava a beccargli il fegato. Quest’ultimo sarebbe poi ricresciuto durante la notte.
La tortura, concepita per durate in eterno, avrebbe poi visto la sua fine grazie a Ercole.
Selenio (34, Se) – Il suo nome deriva da Selene, la dea greca della Luna. Fu scoperto da Berzelius, dopo la scoperta del torio. Visto che aveva proprietà simili al tellurio, appena scoperto pure quello e visto che il tellurio derivava il suo nome dalla Terra, ecco che Berzelius decise di dare al nuovo elemento il nome della Luna.

Mercurio (80, Mg) – Chiamato anche argento vivo, si tratta dell’unico elemento metallico noto per essere liquido anche a temperatura ambiente. Il suo nome deriva da Mercurio, il dio romano messaggero degli dei. Era anche la divinità del commercio e della comunicazione. Il corrispondente romano è il dio Hermes.
Palladio (46, Pd) – Il palladio prende il nome da Atena, dea greca della saggezza, della guerra e dell’artigianato. Uno degli epiteti di Atena era proprio Pallade Atena. Pallade era una ninfa di Tritone o Poseidone.
Amica di Atena, il padre le allevò entrambe, insegnando loro le arti militari. Un giorno le due litigarono. Pallade stava per colpire Atena, ma Zeus, per proteggere la figlia, lanciò il suo scudo. Distratta, Pallade alzò gli occhi per proteggersi dall’egida, ma si scordò di proteggersi da Atena che, nell’impeto della battaglia, la colpì a morte.
Disperata per la morte dell’amica, Atena modellò un’immagine di Pallade in legno e legò l’egida attorno al petto.
A scoprire il palladio fu William Hyde Wollaston, il quale prese ispirazione da Pallade 2, un asteroide scoperto un paio di mesi prima.
Torio (90, Th) – Il suo nome deriva da Thor, il dio norreno del tuono e della tempesta, la personificazione del fulmine. Fra l’altro è uno dei due elementi chimici ad aver preso il nome da un personaggio della mitologia norrena.
Figlio di Odino e di Joro, antica dea della terra e jotunn donna accettata fra gli Aesir. Sua moglie è Sif, la dea delle messi, del grano e della terra. Si sposta nel mondo su un carro trainato da due capre, Tanngnjóstr e Tanngrisnir. Quando è in viaggio, le uccide e le mangia tutte le sere. Ma ne conserva pelle e ossa perché, il mattino seguente, da queste le capre rinascono.
Spesso accompagnato nelle sue scorribande da Loki, il dio norreno dell’inganno, aveva un carattere assai bellicoso.
Uranio (92, U) – Di colore bianco-argenteo, il suo nome deriva da Urano, la personificazione greca del cielo. Fra l’altro è l’unica divinità greca ad avere un pianeta che porta il suo nome. Se ci pensate, gli altri pianeti, tranne la Terra, portano il nome di divinità romane (Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno e Nettuno. E pure Plutone che, seppur declassato, nei nostri cuori rimarrà per sempre un pianeta).
Urano, insieme a Gea o Gaia, la dea della Terra, diede vita ai Titani.
Nettunio (93, Np) – Il suo nome deriva da Nettuno, il dio romano del mare (il corrispondente greco è Poseidone). Solitamente è raffigurato come un uomo con lunga barba scura, che tiene in mano un tridente ed è circondato da creature acquatiche.
Titanio (22, Ti) – Il titanio è l’unico elemento in questo elenco che prende il nome da un gruppo di personaggi e non da un singolo soggetto. I Titani erano le divinità greche principali prima degli Olimpi. In origine c’erano 12 Titani, figli di Urano (il dio del cielo) e di Gea (la dea della Terra). Questi Titani erano Oceano, Ceo, Crio, Iperione, Lapeto, Crono, Teia, Rea, Temi, Mnemosine, Febe e Teti.
Tantalio (73, Ta) – Il suo nome deriva da Tantalo, personaggio della mitologia greca noto per aver rivelato diversi segreti degli dei e per aver cercato di ingannarli, spingendoli a mangiare il proprio figlio. Inoltre rubò anche nettare e ambrosia, il cibo degli dei, per donarli ai mortali.
Per la sua colpa gli dei lo condannarono a stare in piedi in una pozza d’acqua fresca, con un albero pieno di frutti che pende su di lui. Ha sempre fame e sete, ma ogni volta che cerca di bere o mangiare, l’acqua e i frutti si allontanano.

Elio (2, He) – Prende il suo nome da Helios, il dio greco del sole, fratello di Selene. Solitamente è raffigurato in piedi su un carro trainato da cavalli, mentre trasporta il Sole in cielo.
Tellurio (52, Te) – Prende il nome della personificazione romana del pianeta Terra.
Niobio (41, Nb) – Prende il suo nome dalla Niobe che, nella mitologia greca, era la figlia di Tantalo. Regina di Tebe, gli dei la punirono per la sua superbia visto che credeva di essere superiore a Latona, la madre di Apollo e Artemide. Furono proprio i due gemelli a uccidere per vendetta, con le loro frecce, i figli e le figlie di Niobe.
Vanadio (23, V) – Il nome deriva dalla dea norrena Vanadis, più nota come Freyja. Era la dea dell’amore, della bellezza, della fertilità, della sessualità, della guerra, dell’oro e della magia. Era capace di vedere e influenzare il futuro.
Sua è la collana Brisingamen, ha un mantello di piume di falco che le permette di trasformarsi in falco, è accompagnata dal cinghiale Hildisvini e guida un carro trainato da due gatti.
Cerio (58, Ce) – Il suo nome deriva da Cerere, la dea romana dell’agricoltura e della fertilità, corrispondente alla greca Demetra. Era la sorella di Giove, Nettuno, Plutone, Giunone e Vesta, figlia di Saturno e Opi. Proserpina era sua figlia.
Europio (63, Eu) – Prende il nome dalla principessa greca Europa. Figlia di Agenore (o di Fenice) e di Telefassa, fu principessa di Tiro e regina di Creta. Da Zeus ebbe come figli Minosse, Radamanto e Sarpedonte.
Per sedurla, Zeus si trasformò in un toro bianco. Europa salì sul suo dorso e questi la rapì, portandola a Creta. Infine Europa sposò Asterio, il re di Creta.
Plutonio (94, Pu) – Il suo nome deriva da Plutone, il dio romano sovrano dell’Averno, corrispondente al greco Ade. Proserpina è sua moglie. Rispetto ad Ade, è anche il dio dei tesori nascosti sotto terra.




