Gli archeologi stanno dibattendo su una questione: quella tomba reale trovata a Gordion, nella Frigia, potrebbe essere appartenuta a un membro della famiglia del Re Mida. Non al Re Mida in persona, solo a un suo famigliare. Sarebbe una scoperta notevole, su questo non ci piove, ma ci sono delle perplessità…
Re Mida e quella tomba reale

A scoprire la tomba reale sono stati gli archeologi del Gordion Project. Proprio nella città di Gordion, un tempo capitale della Frigia e situata attualmente a Yassihuyuk, in Turchia, hanno trovato quella che era chiaramente una tomba reale. Hanno fatto due più due: il re più famoso della Frigia fu proprio Re Mida, il quale regnò a Gordion. Se quella tomba reale fosse appartenuta a un membro illustre della sua famiglia?
Re Mida, bene o male, lo conosciamo tutti. Il mito più famoso è quello del Tocco di Mida. Dioniso, il dio del vino, decise di esaudire un desiderio di Mida. Costui, abbastanza incautamente col senno di poi, gli chiese di fare in modo che tutto ciò che toccava, si trasformasse in oro.
Detto, fatto: da quel momento in poi tutto ciò che Re Mida toccava diventava oro. Ma proprio tutto, anche il cibo e le bevande si trasformavano in oro, impedendogli di nutrirsi. E trasformò accidentalmente in oro persino la figlia.

Uscendo dal mito, ecco che gli archeologi stavano scavando nel Tumulo 47 (T26), quando si sono imbattuti in una camera funeraria in legno di 3,1 x 2,8 metri. Dentro la camera si trovava un vero e proprio tesori di manufatti funerari. C’erano calderoni, incensieri e vasi cerimoniali in bronzo e ferro, straordinariamente ben conservati.
In particolare, uno dei reperti più notevoli, è rappresentato da una brocca in bronzo avvolta nel lino. Considerate che è rarissimo riuscire a trovare materiali tessili di 2.700 anni fa ben conservati.
Secondo i ricercatori la tomba, vista la ricchezza del corredo funebre, doveva appartenere o a un re frigio o, quanto meno, a un membro della famiglia reale o a un esponente dell’alta classe dirigente. E si fantastica sul fatto che, magari, il defunto fosse un parente di Re Mida.

Charles Brian Rose del Gordion Project ha portato a sostegno di questa tesi il fatto che nella tomba fossero presenti vasi in bronzo della metà dell’VIII secolo a.C. E quello è all’incirca lo stesso periodo in cui Mida costruì un tumulo per suo padre. Anzi: se si osservano bene i vasi che circondano i resti del corpo ci si rende conto che sono gli stessi che si trovano nel Tumulo di Mida (tumulo che contiene i resti di un corpo che non si sa ancora a chi appartenessero).