Vorrei avere un potere: quello di viaggiare indietro nel tempo ed entrare, anche solo per qualche frazione di secondo, nella testa del Großadmiral Karl Dönitz – figura apicale della catena di comando della marina tedesca durante la Seconda guerra mondiale – all’indomani del 14 aprile 1945. La data non è casuale; quel 14 aprile uno dei sommergibili tecnologicamente più avanzati appartenenti alla Kriegsmarine colò a picco non per danni subiti a seguito di uno scontro navale, bensì per un malfunzionamento del gabinetto a bordo dell’imbarcazione. Ecco spiegata la brama del sottoscritto nel voler leggere a tutti i costi i pensieri del grand’ammiraglio Dönitz dopo quel sfortunato dì primaverile, in un contesto bellico in cui tutto, ma davvero tutto sembrava andare storto al Terzo Reich…

La storia dell’U-1206 inizia il 12 giugno 1943 nel cantiere navale Schichau-Werke di Danzica. Impostato nell’estate del ’43, entrò in servizio nel marzo del 1944. Qualche mese dopo l’Oberkommando der Marine o OKM (il Comando supremo della marina, con sede a Berlino) assegnò l’imbarcazione al giovane capitano di belle speranze Karl-Adolf Schlitt. All’assegnazione fece seguito l’inquadramento dell’U-Boot Tipo VII nell’undicesima flottiglia.
Il nostro sommergibile non partecipò a nessuna azione di guerra diretta, barcamenandosi fra esercitazioni e pattugliamenti nel Mare del Nord. Dopo aver preso il largo il 6 aprile, il 14 dello stesso mese qualcosa all’interno dell’imbarcazione non andò come previsto. Mentre l’U-1206 navigava a una profondità di 61 metri e a circa 15 km di distanza dalla costa scozzese di Peterhead, il capitano Schlitt si recò nella latrina. Non era un w.c. come tutti gli altri. Sono tedeschi, cos’altro aspettarsi se non l’eccellenza…

Nei cantieri di Danzica avevano deciso di dotare il sommergibile di un innovativo sistema di scarico dei liquami. Grazie all’innesto, i “bisogni” dell’equipaggio finivano direttamente in mare e non più all’interno di una fossa settica. Peccato che Schlitt non avesse tanta dimestichezza con questo diavolesco gabinetto.
Allora il capitano, dovendo scaricare, girò la valvola sbagliata: non l’avesse mai fatto. L’ufficiale aprì l’otturatore che dunque permise il passaggio, dall’esterno verso l’interno, dell’acqua di mare mista alle feci. Ciò causò l’allagamento della sezione di prua e il danneggiamento delle batterie del sommergibile poste sotto il bagno.

Suddette batterie rilasciarono negli ambienti del cloro gassoso. Vi dico: tutto fu tranne che piacevole. Non sapendo più cosa fare, il capitano si vide costretto a riemergere. Gli inglesi impiegarono due minuti a rilevare il silurante tedesco e lo bombardarono. L’equipaggio abbandonò l’U-1206 che si inabissò al largo della frastagliata costa orientale scozzese. Tutto per via di un gabinetto usato impropriamente…