Anche dall’Azerbaigian arrivano grandi soddisfazioni dal punto storico-archeologico. Qui i ricercatori hanno trovato, ancora intatta, la tomba di un guerriero risalente a circa 3.800 anni fa (età del Bronzo).
Cosa ci racconta la tomba del guerriero in Azerbaigian?

Gli scavi, condotti dal dottor Shamil Najafov dell’Istituto di Archeologia e Antropologia dell’ANAS, hanno avuto luogo nella pianura di Ceyranchol. Più precisamente, si sono svolti in un sito chiamato “Yovsandlidere”.
Qui i ricercatori hanno riportato alla luce un tumulo funerario del diametro di 28 metri e alto 2 metri. Il tumulo conteneva una camera funeraria suddivisa in tre zone simboliche. La prima è la tomba del guerriero vera e propria, quella dove era sepolto l’uomo insieme a offerte funerarie composte da armi ed equipaggiamento.
Una seconda sezione, invece, conteneva vasi di ceramica. La terza parte, invece, era del tutto vuota.

Gli esperti ritengono che questa suddivisione indicasse simbolicamente la fede nell’aldilà del guerriero. Forse rappresentava uno spazio in cui l’anima del defunto poteva nutrirsi e trovare la pace.
Si pensa che il guerriero fosse alto più di due metri. Era sepolto in posizione semi-flessa e aveva in mano una rara punta di lancia in bronzo con quanto punte. Accanto a lui c’erano ornamenti in bronzo per le caviglie, utensili in ossidiana, perline di pasta di vetro e brocche di ceramica ben decorate.

Questi vasi contenevano ossa di animali cotti, fra cui capre, mucche, cavalli e cinghiali. Forse erano offerte destinate a sostenere il defunto nel viaggio nell’aldilà. Sopra la tomba, poi, c’erano anche 14 enormi lastre di calcare. Ciascuna di esse pesava qualcosa come 1 tonnellata. Inoltre, sulla cima del Kurgan, era presente un idolo scolpito a forma di toro.
Al momento i reperti sono stati tutti catalogati e preservati, ma si è in attesa di ulteriori dati derivanti dalla datazione al radiocarbonio e dall’esame metallurgico.




