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I segreti di Jellhaug, il secondo tumulo artificiale più grande della Norvegia

Quello che vedete nella foto è noto come Jellhaug o Jellhaugen, se preferite: si tratta del secondo tumulo artificiale più grande della Norvegia, uno dei più vasti terrapieni antichi del paese. A quanto pare nasconde ancora parecchi segreti. Che, per fortuna nostra, un recente studio ha svelato, almeno in larga parte.

Tutti i segreti del Jellhaug

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Crediti foto: @NIKU – Lars Gustavsen

Il tumulo di Jellhaug si trova vicino ad Halden, nei pressi dell’altrettanto celebre sito funerario di Gjellestad. Dalla forma ovale, il tumulo misura circa 85 x 70 metri alla base, raggiungendo un’altezza massima di circa 10 metri.

Le leggende locali raccontano che il tumulo era il luogo di sepoltura di un antico eroe del mare. Gli abitanti raccontano che qui ogni tanto si possono intravedere dei fuochi fatui, una fata o uno spirito elementale i quali avrebbero rivelato ai viandanti un percorso segreto nascosto tutto da scoprire.

Leggende a parte, i primi scavi nel sito risalgono agli anni Sessanta. Ma si trattava di scavi parziali, fra l’altro scarsamente documentati e realizzati con metodi ormai obsoleti e superati. Tuttavia, sin dai primi scavi, era emerso un dato insolito: mancavano del tutto dei resti umani. Cosa strana visto che il tumulo si trova vicino a dei siti di sepoltura così importanti.

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Così, ecco che un nuovo studio realizzato dai ricercatori dell’Istituto norvegese per la ricerca sul patrimonio culturale (NIKU) ha cercato di svelare i segreti più reconditi di questo tumulo. Perché non conteneva resti umani? A cosa serviva in realtà?

Tramite l’utilizzo di un georadar e di trivellazioni, ecco che gli archeologi hanno rivalutato l’età del tumulo. In precedenza si pensava che risalisse al periodo fra il 350 e il 990 d.C., ma adesso le prove ottenute parlano o del periodo delle migrazioni (400-550 d.C.) o del periodo merovingio (481-751 d.C.).

segreti

Dai campioni di carotaggio, poi, è emerso una costruzione complessa, realizzata con materiali sofisticati per l’epoca. Per quanto riguarda l’assenza di sepolture e defunti, è chiaro che il tumulo aveva uno scopo diverso. Forse era parte dei riti di passaggio. O forse era un luogo di raduno per assemblee. O ancora: magari qui si veneravano specifiche divinità. Ma su questo ancora si dibatte: bisognerà attendere l’analisi dei nuovi dati per ottenere qualche risposta in più.