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gladiatore leone

I gladiatori combattevano contro i leoni?

Si dibatte ancora adesso sul fatto che i gladiatori combattessero effettivamente contro i leoni nell’antica Roma. I film ambientati in quell’epoca, se non ci piazzano un combattimento contro un leone nel Colosseo, non sono contenti. Se accadesse o meno, ancora oggi si discute in ambito accademico (e non). Tuttavia, una nuova scoperta, ha suggerito che, forse, un gladiatore che combatté contro un leone ci fu davvero. Ma non tutti sono concordi con questa scoperta.

Gladiatori vs leoni? Forse

gladiatore leone
Crediti foto: @Pascal Radigue, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

Lo studio in questione, pubblicato sulla rivista PLOS One, sostiene che i segni di morso trovati su uno scheletro di 1.800 anni fa, proveniente dalla Britannia romana, suggeriscono che un gladiatore all’epoca fu sbranato a morte da un grosso felino. Forse proprio da un leone. Solo che non tutti gli studiosi sono d’accordo con questa interpretazione. Secondo alcuni, infatti, questa persona non era un gladiatore, bensì forse un prigioniero condannato.

Va bene il disaccordo, ma in realtà lo scheletro ci offre una conferma: l’uomo fu decapitato, plausibilmente quando era in punto di morte. Altra certezza: quei segni di morso presenti sullo scheletro dell’uomo indicano che fu sbranato da un grosso felino, magari un leone, chi lo sa. Al momento della morte l’uomo aveva un’età compresa fra i 26 e i 35 anni. Seppellito in un cimitero che si pensa contenesse le sepolture di altri gladiatori, nella zona di Eboracum (l’attuale York, in Inghilterra), ecco che l’uomo, trovato nel 2004, ha due possibili identità.

Secondo John Pearce, coautore dello studio e docente di Archeologia presso il King’s College di Londra, o era un gladiatore addestrato che combatté contro il grande felino con una qualche arma o era un uomo condannato a morte che combatté a mani nude (oppure era legato a un palo).

gladiatore ossa
Crediti foto: @Thompson et al., 2025, PLOS One, CC-BY 4.0

Secondo Pearce è più probabile che l’uomo fosse un gladiatore addestrato. Questo anche perché il suo corpo si trovava in quello che si pensa essere un cimitero per gladiatori. Timothy Thompson, primo autore dello studio e vicepresidente per gli studenti e la didattica presso l’Università di Maynooth in Irlanda, ha spiegato a Live Science che nei corpi recuperati dal sito ci sono prove di traumi guariti.

Inoltre molti degli individui sepolti erano decapitati, cosa che di solito capitava ai gladiatori sconfitti alla fine di un combattimento. Lo scontro in cui l’uomo perse la vita probabilmente si svolse in un anfiteatro della città. All’epoca Eboracum era una delle principali città della Britannia, fra l’altro sede anche di una legione.

A dire il vero, in molti siti romani e testi, si parla di combattimenti di gladiatori contro animali. Tuttavia finora c’erano pochissime prove archeologiche. La scoperta di questi resti diventa così la prima prova fisica in tal senso di combattimento fra gladiatori e animali in epoca romana.

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Crediti foto: @Thompson et al., 2025, PLOS One, CC-BY 4.0

Gli autori dello studio hanno anche ipotizzato che il leone sia arrivato a York dopo un viaggio per mare, fiume e strada. Questo anche perché in Inghilterra non esiste una popolazione autoctona di grandi felini.

Ma c’è chi contesta tale tesi. Alfonso Manas, ricercatore presso l’Università della California, ha ricordato che nell’Impero romano chi combatteva contro gli animali o era un prigioniero condannato o un venatores, cioè un combattente appositamente addestrato. Ma nessuno dei due era considerato un vero e proprio gladiatore. Inoltre i segni dei denti potrebbero provenire da lupi, animali presenti in Gran Bretagna.