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Foto del giorno: l'eclissi del secolo

Foto del giorno: l’eclissi del secolo

Fotografia di Antonio Wallace Turok, Ocosingo, Stato federale del Chiapas, Messico, 11 luglio 1991. Un’eclissi solare totale oscura il cielo del Messico, di buona parte del Sudamerica, e del Pacifico orientale, per quasi sette minuti. La portata dell’evento è storica, viste le sue specifiche astronomiche. Ma a colpire è anche la fattura della fotografia, capace di lasciare attoniti come poche altre.

Foto del giorno: l'eclissi del secolo

La grande eclissi solare totale del 1991, spesso ricordata come “l’eclissi del secolo”, fu straordinaria per diverse ragioni. Innanzitutto per la sua durata: la totalità raggiunse i 6 minuti e 53 secondi, un tempo eccezionalmente lungo per un’eclissi solare, che solitamente dura non più di 4-5 minuti. Non a caso gli astronomi la indicarono come la più lunga del secolo, e una delle più lunghe dell’intero millennio.

Il fenomeno fu visibile lungo una fascia che attraversava l’Oceano Pacifico, il Messico e gran parte dell’America Centrale, fino a giungere in Sudamerica. Il Messico, in particolare, godette delle condizioni migliori di osservazione. Il cielo limpido e l’ampia fascia di totalità resero il Paese uno dei punti privilegiati per assistere al fenomeno.

eclissi solare totale 1991

Dal punto di vista scientifico e culturale, l’eclissi ebbe una portata storica notevole. In Messico venne seguita da astronomi e ricercatori di tutto il mondo, che la utilizzarono per studiare la corona solare, la dinamica delle protuberanze e altri fenomeni legati all’attività della nostra stella.

Allo stesso tempo, ebbe un fortissimo impatto mediatico. La televisione messicana e internazionale ne fece una diretta globale, trasformando l’evento in un’esperienza condivisa, seguita da milioni di persone. Fu, in un certo senso, un ponte tra la scienza e la cultura popolare, unendo la meraviglia collettiva alla precisione delle osservazioni astronomiche.

eclissi Antonio Wallace Turok foto

Giungo però sulla fotografia. L’immagine di Antonio Wallace Turok è più di una semplice istantanea; con ogni probabilità si tratta di un composito. Il fotografo ha saputo fondere l’oscurità spettrale dell’eclissi con la reazione della natura circostante. I volatili in volo caotico, la luce irreale che trasforma il paesaggio del Chiapas, il disco nero del sole circondato dalla corona luminosa: tutti questi elementi creano un’atmosfera che sembra sospesa tra il reale e il simbolico.

È sorprendente perché riesce a condensare in un unico fotogramma non solo l’evento astronomico, ma anche il suo impatto “terrestre”. In questo senso, la fotografia di Turok va oltre la documentazione scientifica, divenendo testimonianza poetica e culturale.