Fotografia del Central Midwest Water Science Center, vista aerea del fiume Mississippi, USA, 30 luglio 1993. Il corso del fiume Mississippi è affrancato da ogni sbarramento o argine, questo a causa della grande alluvione del 1993 e, in particolare, di un uomo dall’intelligenza alquanto discutibile, capace di provocare una catastrofe pur di tradire la moglie.

La storia è fatta di grandi imprese, di invenzioni, purtroppo di guerre e cataclismi, così come di scoperte e concitate decisioni gravide di conseguenze. Ciò che spesso dimentichiamo, è che la storia è fatta anche di completi idioti. Mi scuso per il francesismo, ma non saprei come altro definire un uomo che, con l’intenzione di organizzare un festino a casa e per non farsi scoprire dalla moglie di ritorno dal lavoro, ha avuto la brillante idea di indebolire fino alla rottura un argine di un fiume – il più grande degli Stati Uniti d’America – già in piena a causa delle intense piogge delle settimane precedenti. La fotografia di cui sopra è la rappresentazione, ahinoi drammatica, di una scelta così scellerata.
James Robert Scott in quel luglio del 1993 aveva solamente 24 anni. Nato e cresciuto a Quincy, nell’Illinois, si sposa presto e altrettanto rapidamente inizia a delinquere. Più volte arrestato per furto con scasso e incendio doloso, nel 1993 esce di prigione, anche se in libertà vigilata. Il nostro antagonista trova un lavoretto di fortuna, con il quale potersi pagare i superalcolici che ingurgita come se non ci fosse un domani. E in effetti, a volerci pensare bene, un domani per lui non ci sarebbe stato, vista la follia di cui si sarebbe reso autore.

Per tutta l’estate del ’93, il Midwest americano incassò una quantità di precipitazioni fuori dal normale. Per questa ragione i fiumi ingrossarono parecchio, e le esondazioni (per cause definibili “naturali”) si fecero sempre più frequenti. Insomma, la grande regione centrale degli USA era già provata da questo fenomeno climatico. Ma James Scott non aveva fatto ancora un bel niente.
La notte del 16 luglio la stupidità umana trovò piena concretizzazione nel piano diabolico di Scott. Sapeva che la moglie Suzie stava tornando dal lavoro, ed era ben conscio del tratto di strada che avrebbe dovuto affrontare. Tuttavia il 24enne quella sera aveva una gran voglia di fare un festino a casa; un festino con altre donne, chiaramente. Dunque pensò bene di recarsi sulla sponda rinforzata del Mississippi, togliere “qualche sacco di sabbia”, così da fiaccare l’argine fino a farlo cedere, causando lo straripamento del fiume. Secondo i piani malsani dell’uomo, l’evento avrebbe ostacolato il ritorno della moglie, permettendo lo svolgimento della festa.
Sapete cosa accadde? Quello che vedete in fotografia: l’acqua invase 57 km² di terreno, arrivando a congiungersi col corso del Missouri a sud. Per 320 km di lunghezza del fiume, tutti i ponti andarono giù come fossero di carta. Spostamenti interrotti per oltre due mesi, attività commerciali gravemente danneggiate (alcune mai ripristinate). Per fortuna l’ottusità di Scott non causò nessun morto, ma solo qualche ferito. Eppure furono milioni e milioni i danni calcolati in dollari.

Resosi conto del frittatone, James Scott dissimulò il suo coinvolgimento di fronte alle autorità. Disse anzi di aver lavorato tutto il 16 luglio al rinforzamento dell’argine ma di non aver fatto abbastanza per evitare il peggio. La versione non resse e alla fine la verità venne a galla. Tra il 1994 e il 1998 andò in scena il processo, che fra condanne e appelli si concluse con una sentenza decisiva: ergastolo. Il signor Scott, che di anni adesso ne ha 56, sta scontando la sua pena, e tutto per aver provato a tradire la moglie.




