Storia Che Passione
carolina regina

Carolina di Danimarca, un amore proibito che finì in tragedia

Questa è la storia di Carolina di Danimarca, figlia di Federico, il Principe di Galles, sorella di re Giorgio III, moglie assai infelice di Cristiano VII, re di Danimarca e amante del medico di corte, Struensee. E sì, se questa storia vi ricorda qualcosa è perché è alla base del film A Royal Affair, pellicola con Alicia Vikander e Mads Mikkelsen incentrata su Carolina e Struensee.

La triste e tragica storia di Carolina di Danimarca

carolina regina

Come dicevamo, Carolina Matilde nacque il 22 luglio 1751: era la figlia di Federico, Principe di Galles e della principessa Augusta di Sassonia-Gotha. La più giovane di nove figli, ecco che rimase orfana di padre sin da subito visto che Federico morì poco prima della sua nascita. In teoria Federico era il figlio maggiore ed erede di re Giorgio II di Gran Bretagna.

Al posto di Federico divenne poi re il fratello maggiore di Carolina, Giorgio III. Ma questo avvenne nel 1760. Carolina era una donna istruita, parlava correttamente francese, tedesco e italiano. Esattamente come sarebbe poi accaduto alla regina Vittoria, inizialmente non fece vita di corte visto che la madre non la apprezzava particolarmente.

Promessa in sposa sin da piccolissima, ecco che nel 1766, quando aveva solamente 15 anni, sposò Cristiano VII, re di Danimarca. Il fidanzamento era iniziato un anno prima e Cristiano era suo cugino di primo grado. Tecnicamente parlando Carolina fu un ripiego. La sposa prescelta inizialmente era la sorella Luisa, ma quest’ultima soffriva di svariate malattie. Fra l’altro Luisa morì di tubercolosi a soli 19 anni.

Per cui Carolina prese il posto della malaticcia Luisa. Le premesse per un matrimonio infelice c’erano tutte. Non solo Carolina era giovanissima ed era un ripiego, ma anche Cristiano finora non aveva voluto sposarsi.

carolina
Crediti foto: @Public domain, Wikimedia Commons

Divenuto re di Norvegia e Danimarca nel medesimo anno in cui sposò Carolina, mentalmente parlando non era proprio stabile. Non si sa esattamente di cosa soffrisse, ma si sa che dopo il suo matrimonio con Carolina si diede anima e corpo alla peggior dissolutezza. Infanzia instabile (la madre morta, la matrigna distante), il padre alcolizzato, una corte alquanto corrotta… tutto potrebbe aver contribuito a scatenare una patologia mentale.

In realtà quando era lucido era un uomo assai brillante, il che ha fatto sospettare che potesse soffrire di schizofrenia.

Ma prima parlavamo di amori clandestini tragici. Chi era il terzo membro del triangolo amoroso? Si trattava di Johann Friderich Struensee. Nato in Germania nel 1737, fu nominato medico di corte per cercare non solo di arginare gli sbalzi di umore e le “eccentricità” di Cristiano, ma anche per suggerire le politiche da adottare.

A dire il vero il contributo dato da Struensee alle politiche di governo non fu male: voleva liberalizzare l’economia, affrancare i servi della gleba e portare l’Illuminismo in Danimarca. Ma non tutti lo apprezzavano.

Inizialmente pare che persino Carolina non lo sopportasse. Non si sa ben come, però, i due finirono con l’innamorarsi. Quando la loro storia d’amore clandestina saltò fuori, ecco che entrambi ammisero la loro relazione, nel tentativo di salvare l’altro.

carolina struensee
Crediti foto: @Jens Juel, Gogmsite

Ma essendoci di mezzo un re, la storia non poteva finire bene. Venuto a sapere del tradimento della moglie col suo medico di corte, Cristiano VII fece arrestare Struensee. Ciò causò un certo caos nella politica del regno, visto che era Struensee ad occuparsene. Collaboratori e amici del medico confessarono di essere a conoscenza della tresca e l’opinione pubblica si rivoltò contro Struensee e contro la regina.

Ci fu un vero e proprio processo pubblico e alla fine Struensee e il conte Enevold Brandt, un suo amico, furono decapitati, squartati e messi alla ruota. Il che fu alquanto strano. La Danimarca di quel periodo non era nota per la sua crudeltà. Altri ministri caduti in precedenza in disgrazia se l’erano cavata con la prigione, non con un supplizio del genere.

Dopo la sua morte, molte delle politiche e riforme adottate da Struensee furono annullate. E Carolina? Essendo regina, non dovette subire un processo, tanto meno un’esecuzione. Però fu condannata praticamente agli arresti domiciliari. Non poteva uscire dalla sua camera da letto. Visse in esilio, da sola, per il resto della sua vita. E parliamo di 50 anni, durante i quali la maggior parte del paese la odiò ferocemente.