Quando si parla della storia dei Romanov, si ricordano sempre l’ultimo zar, Nicola II, i suoi figli (con particolare riferimento ad Anastasia), magari ci si ricorda di Rasputin, ma in questa vicenda era coinvolta anche lei, Alix d’Assia, nata principessa tedesca e morta come ultima zarina di Russia. Questa è la sua storia.
La tragica storia di Alix d’Assia

Alix d’Assia, il cui nome completo sarebbe Vittoria Alix Helena Louise Beatrice, ma nota anche come Alessandra Feodorovna, Alix o “Sunny” per famiglia e amici, nacque il 6 giugno 1872 nel Granducato d’Assia, a Darmstadt, Impero tedesco. Alix era la sesta figlia del Granduca Luigi IV e della principessa Alice, figlia a sua volta della regina Vittoria della Gran Bretagna. Quindi era la nipote dal lato materno della regina Vittoria.
La madre morì quando aveva solo sei anni. Alix trascorse gran parte della fanciullezza in Inghilterra, insieme ai cugini. Dopo aver ricevuto un’istruzione in casa, frequentò prima Oxford e poi l’Università di Heidelberg. Qui conseguì il dottorato in Filosofia. Insieme al padre e ai parenti viaggiò per tutta l’Europa, visitando molte corti reali. Fra cui anche quella dell’Impero russo.
Considerate che all’epoca la maggior parte delle corti reali erano legate da vincoli di parentela. Quando aveva 12 anni Alix andò a San Pietroburgo per una vacanza in occasione del matrimonio di Elisabetta (Ella), la sorella maggiore, con il Granduca Serge, il fratello dello zar russo Alessandro III. Alix ebbe così modo di incontrare per la prima volta Nicola II, il figlio di Alessandro e all’epoca lo zarevic, l’erede al trono.
Nicola si innamorò subito di Alix e nel 1892 scrisse nel suo diario che avrebbe voluto sposarla. Ma Alessandro III si mise in mezzo: non amava particolarmente i tedeschi e voleva una moglie diversa per il figlio. Così Nicola frequentò diverse nobili e anche una ballerina, pur rimanendo sempre innamorato di Alix.
Alla fine Alessandro III dovette cedere e l’8 aprile 1894 divenne ufficiale il fidanzamento fra Nicola e Alix. Nonostante qualche perplessità, Alix si convertì alla religione ortodossa russa. Alessandro III morì il 1 novembre 1894 e Nicola divenne zar. Una volta salito al trono, sposò Alix il 26 novembre dello stesso anno, diventando così imperatore e imperatrice della Russia.
All’epoca accadeva raramente, ma quello di Nicola e Alix fu un matrimonio per amore. Si stabilirono a Tsarskoe Selo, una dimora piccola rispetto al Palazzo d’Inverno, la tradizionale dimora dei reali russi. Piccola in senso relativo, si intende: era pur sempre monumentale.
Alix sin da subito aiutò il marito a governare, anche se l’incoronazione della coppia avvenne il 14 maggio 1896, con una cerimonia durata ben cinque ore. Purtroppo, però, l’evento fu funestato dalla Tragedia di Khodynka. Dopo l’incoronazione si radunarono più di mezzo milione di persone. Questo perché, come da tradizione, dopo l’evento la popolazione avrebbe ricevuto dei doni commemorativi.
Qualcuno, però, mise in giro la voce secondo la quale i doni fossero in numero limitati. Così la gente iniziò a pressare per la distribuzione e nella ressa che si creò persero la vita migliaia di persone. Venuti a sapere dell’accaduto, la coppia reale si recò subito in ospedale per far visita ai feriti. Inoltre diedero dei risarcimenti alle famiglie delle vittime. La zarina fu devastata da quanto accaduto.

Nel 1895 nacque la prima figlia. Tutti speravano in un maschio, ma Nicola e Alix erano più che felici della piccola Olga. A lei seguirono altre tre figlie, Tatiana, Maria e Anastasia. I genitori le amavano moltissimo e le quattro ragazze divennero note con il soprannome di OTMA. Ma il regno era in ansia: serviva un erede maschio.
Che arrivò nel 1904. Alexei era il nuovo zarevic, ma la gioia della famiglia reale durò ben poco. Poco dopo la sua nascita si resero conto che Alexei soffriva di emofilia, malattia ereditaria che causa emorragie spesso fatali, danni alle articolazioni e convulsioni. Qualcuno sostiene che Alessandro III sospettasse che Alix fosse portatrice dell’emofilia e che per questo si oppose al suo matrimonio con Nicola.
Solitamente la malattia si manifesta nei figli maschi, ma è trasmessa anche dalle madri. Alexei, fin da piccolo, dovette vivere una vita iper protetta. Non poteva fare sport, giocare come gli altri e anche così spesso era costretto a letto.
Alix, vedendo le condizioni del figlio, divenne sempre più depressa e introversa. Preoccupata per il figlio, gli stava sempre accanto, evitando di apparire pubblicamente. Tuttavia il popolo interpretò questo suo isolamento come una forma di disinteresse verso i russi. Considerando anche che i russi non amavano molto i tedeschi ecco che l’opinione pubblica iniziò a manifestare diffidenza verso di lei.
La situazione peggiorò quando nella vita dei reali russi fece capolino Grigorij Rasputin. Un amico presentò loro questo presunto mistico e monaco che garantiva di poter guarire Alexei. La sua presenza e i suoi rituali, inspiegabilmente per i medici, sembrarono riuscire a guarire lo zarevic, fermando le emorragie. Alix diede così a Rasputin accesso illimitato al palazzo reale e alla sua famiglia.
Anche molti nobili inizialmente si fecero abbagliare da Rasputin, ma ben presto divenne evidente che mirava solamente al potere. E che il suo misticismo era illusorio. La sua popolarità calò drasticamente e si fece strada il timore che l’uomo avesse troppa influenza sulla famiglia reale e sulle decisioni prese dallo zar. Ovviamente non mancarono voci inerenti a una presunta relazione fra Alix e Rasputin.
Nel 1916 Rasputin fu assassinato da una congiura ordita da alcuni nobili. Ma in quel periodo la famiglia reale non perse solamente il presunto monaco. Nicola non fu uno zar politicamente molto amato dal popolo. Alcune battaglie perse, problemi di carenze alimentari, l’inflazione alta, l’economia traballante: tutto ciò condusse alla rivoluzione. Nicola decise così di abdicare.

La famiglia reale fu subito imprigionata. Nonostante fossero agli arresti, all’inizio la famiglia fu ospitata fra diversi agi in alcune tenute in campagna. Alix in tutto ciò continuò a concentrarsi sulla famiglia. Vedendo però la mal parata all’orizzonte, cucì nei vestiti gioielli reali e altri oggetti di valore.
A seguito dell’abdicazione di Nicola, la Russia fu guidata da un governo ad interim. Ma nel giro di pochi mesi fu il partito bolscevico a prendere il controllo dell’Impero russo. E la situazione per la famiglia reale precipitò drammaticamente fino al tragico epilogo finale.
Il 17 luglio 1918, alla famiglia reale al completo fu chiesto di andare nel seminterrato della casa in cui erano trattenuti a Ekaterinburg. La scusa fu quella dell’ennesimo trasferimento. Ma non era vero: qui i rivoluzionari bolscevichi fecero il loro ingresso e armi spianate, uccisero a sangue freddo Nicola, Alix, le quattro figlie e Alexei. Tuttavia i gioielli cuciti nei vestiti bloccarono molti proiettili. I rivoluzionari, allora, decisero di finire i reali a bastonate e usando le baionette.
Considerate che l’omicidio della famiglia reale russa fu mantenuto segreto per anni. Anzi: l’Unione Sovietica lo riconobbe pubblicamente solo nel 1989.