Storia Che Passione
Accadde oggi: 3 ottobre

Accadde oggi: 3 ottobre

Almanacco del 3 ottobre, anno 382 d.C.: a Costantinopoli, l’imperatore Teodosio I firma con i Goti Tervingi uno dei trattati più significativi della tarda antichità, ovvero il foedus del 382. L’accordo non fu una semplice pace temporanea, ma rappresentò una svolta di lungo periodo nei rapporti fra Impero romano e “barbari”, aprendo un capitolo nuovo e complesso nella storia imperiale.

Accadde oggi: 3 ottobre

Il trattato fu la diretta conseguenza della disastrosa battaglia di Adrianopoli (378 d.C.), in cui l’imperatore Valente era caduto combattendo contro i Goti. Dopo quella catastrofe, i Goti si erano insediati stabilmente nei Balcani, infliggendo gravi perdite e mostrando che l’Impero non era più in grado di eliminarli militarmente. Negli anni successivi, Teodosio – salito al potere in Oriente – tentò dapprima la via della repressione, ma le campagne militari non portarono risultati decisivi. L’unica strada rimasta era la diplomazia.

Allora interroghiamoci per un attimo sulle clausole del foedus del 3 ottobre 382: cosa stabiliva esattamente? Prima di tutto, che i Goti potessero stanziarsi stabilmente in Tracia, tra il Danubio e i Balcani, in terre che avrebbero coltivato in piena autonomia, senza passare sotto il controllo diretto dei grandi latifondisti romani. Essi non acquisivano la cittadinanza romana, perché restavano “barbari” insediati entro i confini imperiali. Le loro terre erano esenti da tassazione; un privilegio enorme che li distingueva dalla popolazione provinciale romana.

3 ottobre Teodosio altare Costantinopoli

In cambio, i Goti avrebbero fornito reclute per l’esercito romano. Sia come individui arruolati, sia come contingenti gotici sotto i loro capi. Tuttavia, restava loro precluso l’accesso ai più alti comandi militari, riservati ai Romani. Pur soggetti alla sovranità formale di Roma, i Goti conservarono una larga autonomia interna, mantenendo le proprie strutture tribali, i propri capi e la loro identità culturale.

3 ottobre diocesi e prefetture Impero romano

Dobbiamo renderci conto della portata storica immensa di questo accordo. La volontà accordante dell’imperatore Teodosio era il riflesso di una rottura profondissima con la tradizione romana.

Roma aveva sempre perseguito una politica di integrazione e romanizzazione dei popoli al di là del limes, distribuendoli in piccoli gruppi per impedirne la coesione. Con i Goti, invece, si accettò la loro permanenza come corpo etnico compatto, stanziato in una regione strategica e non assimilato.

3 ottobre Goti Tervingi

Da qui nasceva un precedente pericoloso. Sì, perché i Goti erano un “popolo nell’impero”, non più un insieme di individui romanizzati, ma una nazione autonoma con cui trattare da pari a pari. L’accordo garantì qualche decennio di relativa stabilità, ma pose le basi delle grandi contraddizioni del V secolo. I foederati divennero progressivamente arbitri delle vicende imperiali, spesso alleati e al tempo stesso minaccia costante. Potremmo chiamare quella di Teodosio una forma di realpolitik. Roma non era più in grado di imporre la sua volontà con la forza, e doveva ora scendere a compromessi con popoli militarmente indispensabili.