Storia Che Passione
accadde oggi: 27 dicembre

Accadde oggi: 27 dicembre

Almanacco del 27 dicembre, anno 795: Leone III viene consacrato al soglio pontificio. Novantaseiesimo pontefice della Chiesa cattolica, uscì vincitore dagli scrutini dell’elezione il 26 dicembre ma ricevette l’unzione il giorno successivo. Un papa per rafforzare il ruolo temporale della Chiesa e degli ecclesiastici nel governo di Roma. Da sella a thronus: una fitta costruzione del potere, l’arricchimento materiale e l’interdipendenza dal sovrano dei franchi.

accadde oggi: 27 dicembre

Poco è noto della vita di Leone III prima dell’elezione al trono di Pietro, se non che si presume essere nato a Roma e lì cresciuto. Di origine modesta, Azuppio (questo il suo presunto nome) non poté contare sul sostegno delle grandi famiglie romane, nonostante ciò intraprese la carriera all’interno degli uffici lateranensi. Stretto collaboratore del pontefice divenne cardinale di Santa Susanna, titolo che sembrerebbe legarlo alla basilica di San Paolo fuori le mura.

L’elezione si svolse in tempi ristretti: apertosi con la morte del suo predecessore, Adriano I, si concluse il giorno in cui gli si doveva dare sepoltura, il 26 dicembre. Il 27 dicembre 795 Leone III poté ricevere la consacrazione. La velocità nell’indire e portare a conclusione l’elezione, il parere unanime di popolo, clero e nobiltà laica è un chiaro indicatore di scelte politiche pragmatiche e urgenti. Il cardinale più adatto a rafforzare il ruolo temporale della Chiesa data la contrapposizione successiva della nobiltà cittadina.

27 dicembre, incoronazione

Come primo atto, il pontefice fece recapitare le chiavi della Tomba di Pietro al sovrano dei Franchi, Carlo Magno. Con questo gesto Leone III rendeva nota la sua elezione e riconosceva il ruolo del sovrano come custode della fede, inviandogli persino lo stendardo di Roma. Le iniziative del pontefice enfatizzavano in modo inconsueto il ruolo del re. L’obiettivo era probabilmente quello di rassicurare il sovrano dell’intesa con Roma e al contempo impegnarlo nella difesa dell’autorità papale.

La recettività del sovrano dei franchi non prese la forma di quella sperata dal papa. Carlo Magno invitò all’austerità il nuovo pontefice ma gli fece recapitare ugualmente parte del tesoro degli Avari. Di tutte quelle ricchezze, Leone III ne dispose gran parte per opere di abbellimento delle quali beneficiarono S. Pietro, S. Paolo Fuori le Mura. Fece ricostruire la chiesa di Santa Susanna. Un elemento è particolarmente degno di nota: la somiglianza con l’architettura imperiale di Costantinopoli. Il chiaro significato simbolico metteva sullo stesso piano la dignità del papa e quella dell’imperatore.

27 dicembre, Carlo Magno a Roma

Nel 798 su richiesta di Carlo Magno, riunì un concilio nel quale si condannavano le idee sostenute dal vescovo catalano Felice di Urgell. Significative furono le vicende romane che sfidarono la tenuta autoritaria del governo da parte del papa. Egli continuò infatti ad accaparrarsi rendite e possessi in favore dell’amministrazione del patrimonio di San Pietro. Una pratica che contribuisce a spiegare l’attentato rivoltogli quattro anni dopo la sua elezione. Sopravvisse, e il suo pontificato durò ancora moltissimi anni.